Salvo il progetto di restyling del porto
Palazzo Bellevue ha commesso gravi violazioni della par conditio , ma per il Tar è esagerato cancellare il lavoro svolto fino ad oggi
Meno dure e tranchant del previsto le motivazioni secondo le quali il Tar ha accolto il ricorso presentato dalla Porto San Francesco a margine del project financing per il restyling di Porto Vecchio, a Sanremo.
Salvo il progetto di Restyling di Porto Vecchio
Visto il carattere strategico dell'opera in esame l'unico provvedimento sostanziale che verrà disposto è la rinuncia per la Porto di Sanremo srl, nel caso non si aggiudicasse la gara per la realizzazione e la concessione del nuovo approdo, alle "royalties" del progetto, circa 660mila euro, con il decadimento del diritto di prelazione. Dopo la sentenza choc che in un primo momento sembrava annullare tutti gli atti di Palazzo Bellevue- compresa la gara di appalto europea che si sarebbe dovuta concludere alla fine di questo mese- e che aveva tenuto con il fiato sospeso praticamente tutta la città, il comune potrà ribandire la procedura di affidamento in concessione in forma sostanzialmente invariata e con lo stesso progetto presentato dalla Porto di Sanremo srl come base.
Salvare il lavoro già svolto
Secondo quanto stabilito dal Tar, nel corso delle procedure di selezione del progetto di restyling del porto, Palazzo Bellevue avrebbe violato la par conditio tra la Porto San Francesco e la Porto di Sanremo, favorendo la seconda che sarebbe stata invitata dal comune ad inserire non solo delle migliorie di carattere tecnico, ma anche dei presupposti fondamentali per il tipo di operazione in oggetto, presentando dunque a confronto comparativo già archiviato, una proposta rinnovata dal punto di vista finanziario. Secondo il Tribunale Amministrativo, sarebbe esagerato cancellare con un colpo di spugna anni di lavoro e investimenti da parte di provati e amministratori. Sulla sentenza del Tar pendono due ricorsi al Cosniglio di Stato presentati dal comune di Sanremo.