Sanremo: figli e figliastri da parte del Comune, la movida controllata parte nel segno della polemica
E' iniziata senza assembramenti, ma nel segno del malumore la prima serata di movida "controllata", a Sanremo, con obbligo di bere soltanto seduti al tavolo
Movida
E' iniziata senza assembramenti, ma nel segno del malumore la prima serata di movida "controllata", a Sanremo, con obbligo di bere soltanto seduti al tavolo e con ingressi contingentati. All'origine del malcontento, sollevato da diversi locali, è il fatto che l'ordinanza firmata dal sindaco della città dei Fiori, Alberto Biancheri, penalizza soltanto i locali di piazza Bresca e piazza Sardi, mentre esclude il resto della città, dove a quanto pare non sempre sono state rispettate le disposizioni anti-Covid.
"Non è giusto, perché così come c'è movimento in piazza Bresca, c'è pure altrove - dichiara Andrea Accolti del locale "Punto B" -. La nostra serata è stata ben organizzata e tranquilla, ma chiediamo al sindaco che il provvedimento restrittivo venga esteso a tutta la città". Piazza Bresca è un po' il simbolo della movida di Sanremo, ma è anche vero che non è l'unico luogo in cui ci sono dei locali notturni.
"Un plauso speciale ai miei colleghi, che hanno investito dei soldi negli steward e nel rispettare quanto richiesto dalla amministrazione e dal sindaco, anche perché non è facile continuare a investire in questo momento - afferma Andrea Di Baldassarre, presidente Confcommercio e Fipe di Sanremo -. Lo abbiamo fatto con voglia di seguire le leggi e nel segno della responsabilità". Sulla polemica restrizioni, Di Baldassarre commenta: "Capisco e sono vicino ai miei colleghi, che si sentono messi dentro un provvedimento che li penalizza, a differenza di chi in altre zone può lavorare più tranquillamente".
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