IL CASO

Sanremo: polizia locale annulla maximulta da 5000 euro al clarinettista Marco Fusi

La polizia municipale di Sanremo ha archiviato la maximulta da cinquemila euro, che era stata emessa nei confronti del clarinettista Fusi

Sanremo: polizia locale annulla maximulta da 5000 euro al clarinettista Marco Fusi
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Fusi venne multato nel luglio del 2017 in via Matteotti

La polizia municipale di Sanremo ha annullato la maximulta da cinquemila euro, che era stata emessa, il 30 luglio del 2017, nei confronti del clarinettista Marco Fusi, originario di Como, che durante un’esibizione per strada, in via Matteotti, nella città dei Fiori, aveva esposto due cd, che gli vennero sequestrati, perché a detta degli agenti venduti “senza essere in possesso della prescritta autorizzazione amministrativa”. Assistito dall’avvocato Marco Di Domenico, Fusi presentò opposizione al verbale.

Nel ricorso si lamentava la non la corretta applicazione delle norme regionali

contestate nel verbale di violazione, in quanto la normativa escludeva la possibilità di sanzionare la vendita delle opere del proprio ingegno a carattere creativo. Esclusione prevista anche dalla normativa nazionale in materia di commercio, che stabilisce la non sanzionabilità della vendita delle proprie opere d'arte, attribuendo all'organo istituzionale la facoltà di valutare l'appartenenza delle opere esposte al novero delle opere d’ingegno. Considerata la natura dei cd e vista la competenza artistica del musicista, la responsabile del procedimento, Alessandra Trolo, ha così proposto l'archiviazione del verbale.

Ed è proprio al curriculum di Fusi a cui si fa riferimento nell'ordinanza

Il musicista, infatti, è noto per i tanti concerti tenuti in Italia e all’estero, tra cui anche al Parlamento Europeo. “Esprimo soddisfazione per il fatto che il comandante della polizia municipale abbia accolto in pieno le nostre istanze - dichiara l’avvocato - a testimonianza della fondatezza della nostra azione legale”. Alle parole dell’avvocato seguono quelle di Fusi: "Sono felice di questa sentenza, che dopo cinque anni mi restituisce serenità e fiducia nelle istituzioni. Ringrazio l’autorità per il riconoscimento del valore artistico della mia opera e mi auguro che questo pronunciamento favorisca un clima di maggiore considerazione dell'utilità e del valore dei musicisti nella nostra società”.

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