Sanremo Pride, tutto pronto per il corteo "Non arretreremo di un passo"
Oggi gazebo davanti al Cinema Centrale per raccogliere adesioni
Sanremo si prepara a vestire i colori dell'arcobaleno in occasione del secondo Pride che animerà le strade della Città dei Fiori domani, a partire dalle 15:30, per portare la voce della comunità LGBTQ+ e inaugurare "l'Onda", la serie di manifestazioni analoghe che si rincorreranno in tutte le piazze italiane.
Gazebo per il Sanremo Pride davanti al Cinema Centrale
Oggi gazebo davanti al Cinema Centrale per raccogliere adesioni per il grande corteo di domani, per il quale, gli organizzatori, aspettano una presenza importante. L'anno scorso, il primo pride sanremese, aveva totalizzato, secondo le associazioni coinvolte, dalle 2mila alle 3mila persone coinvolte. Presenti al gazebo, tra gli altri, Marco Antei, presidente della sezione imperiese di Mia Arcigay e Fiorenzo Gimelli, presidente nazionale di Agedo, associazione che riunisce i genitori di persone che appartengono alla comunità LGBTQ+.
La Stonewall d'Italia
Sanremo è una città fondamentale per le rivendicazioni della comunità: si può dire che il movimento italiano nacque nella città dei fiori il 5 aprile del 1972, quando un gruppo di attivisti fece irruzione in un convegno al Casinò nel quale venivano trattati i metodi di "cura" all'omosessualità, considerata all'epoca alla stregua di un vera e propria malattia mentale, con pratiche, per contrastarla, che alla società di oggi appaiono agghiaccianti. Proprio per questa ragione, l'anno scorso, in occasione del 50esimo anniversario, la città aveva ospitato per la prima volta un Pride, patrocinato dal Comune di Sanremo (caratteristica confermata anche quest'anno, con l'amministrazione che ha aderito alla rete Ready, che riunisce gli enti "inclusivi"). Il "colpo" al Casinò rese Sanremo la Stonewall d'Italia, sull'onda di un altro evento caro alla comunità. Tre anni prima, nel 1969, a New York, nel quartiere Stonewall, gli scontri tra la comunità e la Polizia, impegnata a sgomberare un locale, segnarono l'avvio del percorso verso l'emancipazione del movimento e dei suoi appartenenti.
«Siamo associazioni apartititche- ha detto il presidente Marco Antei a Primalariviera-, siamo ben felici di collaborare con le istituzioni. Ma il governo Meloni ci ha fatto capire subito che non sono dalla nostra parte. Noi domani ricorderemo al governo che siamo qui apposta per manifestare per i nostri diritti e che continueremo a farlo».
Le rivendicazioni del Sanremo Pride
In particolare, la questione che preme alla comunità è il blocco all'iscrizione all'anagrafe comunale dei bambini nati all'estero figli di coppie omogenitoriali. «Il rischio in Italia- ha detto il presidente- è che i bambini non vedano riconosciuti i loro diritti se sono allevati da due mamme o da due papà. Pur ricevendo la stessa quantità di amore, se non di più, in alcuni casi. Il problema arriva anche in caso di morte: per la legge il genitore è uno solo e, se dovesse morire, l'altro non potrebbe assumere la podestà e la tutela del bimbo».
Una sola delle rivendicazioni del movimento che si fa portavoce anche di altre battaglie, a margine del manifesto politico abbinato alla manifestazione, pubblicato in anteprima giovedì da La Riviera. Spazio anche al clima e all'accoglienza dei migranti in una "nuova idea di società".
«Alcuni temi-ha aggiunto il presidente di Agedo, Fiorenzo Gimelli- sono di difficile comprensione. È dura fare capire determinate cose che forse si danno per scontate. Ma noi siamo qui a battere e ribattere e qualcosa entrerà».
Marco Antei presidente Mia Arcigay Imperia