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Scajola sotto inchiesta replica sul caso Bergaminelli-Maiolino: "C'era un uomo disperato che si sentiva tradito"

La difesa del sindaco accusato di minacce a pubblico ufficiali per le pressioni sul comandante della Polizia Locale: "Sono veramente dispiaciuto"

Scajola sotto inchiesta replica sul caso Bergaminelli-Maiolino: "C'era un uomo disperato che si sentiva tradito"
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Dopo la notizia dell'inchiesta per minacce a pubblico ufficiale nei confronti del comandante della Polizia Locale di Imperia, arriva la replica via social del Sindaco Scajola.

Claudio Scajola: "C'era un uomo disperato che si sentiva tradito"

"Maiolino aveva un contratto con le ferrovie fino al 2024 nell’area dove sta sorgendo la nuova rotonda di Borgo San Moro - scrive Scajola sulla sua pagina Facebook - ed era stato costretto a lasciarlo, dopo molti anni, per permettere al Comune di proseguire i lavori per la pista ciclopedonale. Stava vivendo un dramma umano, come ha dichiarato anche ai giornali.
"Aveva trovato un altro terreno e, insieme ai suoi tecnici, aveva avviato un’interlocuzione con i nostri uffici su un progetto, comprensivo di una sanatoria. Nel mezzo di ciò, ha ricevuto un sopralluogo da parte della Polizia Municipale con una contestazione e una denuncia alla Procura.
"Di fronte a questo, ho chiamato l’allora Comandante, forse anche in maniera forte, per carità, ma senz’altro non minacciosa. Il senso della telefonata era semplice: c’è una sanatoria in corso, noi siamo con un arretrato enorme di verifica sul territorio e l’unica verifica che facciamo è a questo signore?
Quello è il contesto della mia chiamata. C’era un uomo disperato, con una situazione molto fragile e difficile, che si sentiva tradito dalle Istituzioni e che ho cercato di aiutare.
È tutto qui. Sono veramente dispiaciuto".
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