Scajola torna all'attacco: «Viabilità sta cambiando. Per questo ho alzato la voce sul ponte di Taggia»
Il presidente della provincia ritorna sulla demolizione ( e ricostruzione) della struttura

Ancora una volta, la presentazione delle navette a guida autonoma imperiesi (oggi, segnatamente, in occasione dell'avvio della fase sperimentale con passeggeri a bordo), "Galeotto" per parlare del ponte di Taggia, quello della ex ferrovia, ora pista ciclabile, chiuso a inizio giugno e riaperto da questo fine settimana che tanto infiamma il dibattito pubblico e politico in Provincia di Imperia.
«Per questo ho alzato la voce sul ponte di Taggia»
«Imperia - ha spiegato il presidente della provincia e sindaco di Imperia Claudio Scajola - si è riempita di biciclette. Per un anno abbiamo avuto i porta biciclette vuoti, ora li riordiniamo continuamente. Hi già raccontato di avere incontrato vecchi compagni di scuola, mai inforcato una bici, che si sono comprati una bicicletta. Per questo ho alzato la voce per evitare la demolizione del ponte di Taggia. Stiamo andando verso una nuova viabilità e la dovremmo accogliere».
Il destino della ciclabile
Il ponte che collega le sponde dell'Argentina tra Arma e Riva Ligure è al centro di un maxi progetto di messa in sicurezza della foce del torrente, che prevede sia l'espansione degli argini che la demolizione e ricostruzione del ponte, con soggetto attuatore Regione Liguria. A ridosso della stagione estiva, il 5 giugno, era stata disposta la chiusura della ciclabile, che vi corre sopra, tra Arma e Riva per consentire le operazioni di demolizione. Da questo weekend il tratto è nuovamente percorribile, tutto rinviato all'1 settembre, con Regione Liguria che coprirà con risorse proprie i fondi PNRR che andranno inevitabilmente persi. Secondo Scajola, un suo colloquio con l'assessore regionale alla Difesa del Suolo Giacomo Giampedrone, sarebbe stato all'origine del rinvio. Secondo il sindaco di Taggia, Mario Conio, una diffida firmata dallo stesso che avrebbe impregnato Regione Liguria a mantenere la continuità del ciclo delle acque, a margine della rischiosa ventualità di dover scollegare e ricollegare un collettore fognario nel pieno della stagione balneare.
Lo scontro in Provincia
Del resto, gli scontri a distanza tra il presidente della Provincia (Scajola) e il suo vice (Conio) non sono passati inosservati. Al primo cittadino taggese non sono piaciute le parole di chi "non conosce l'opera e si sostituisce ai tecnici". Così come è stata notata, nei giorni scorsi, l'assenza di Conio al tour rivierasco del Governatore Bucci. Assenza che Scajola liquida con l'inquietudine del collega per la pratica ponte. E' noto che il sindaco Conio ritenga fondamentale l'opera e la demolizione del ponte, che metterà in sicurezza 3ooo persone, in un'area fortemente urbanizzata, abbassando drasticamente il livello di rischio inondazione alla foce del torrente. «Se Conio non è d'accordo con Scajola - aveva detto - non esita a dirlo, perché è fatto così».