Schiaffo in faccia all'arbitro: calciatore squalificato per 4 anni

Il giocatore ha rivolto insulti e minacce all'arbitro prima di colpirlo violentemente al volto, causandone la caduta a terra

Schiaffo in faccia all'arbitro: calciatore squalificato per 4 anni
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Una grave aggressione ai danni di un direttore di gara ha portato a una squalifica esemplare di quattro anni per un calciatore della Società Oneglia. L'episodio si è verificato al termine di una partita, quando il giocatore, in segno di protesta per alcune decisioni arbitrali, ha rivolto insulti e minacce all'arbitro prima di colpirlo violentemente al volto, causandone la caduta a terra.

Secondo quanto riportato nel referto arbitrale, il direttore di gara, mentre si dirigeva verso gli spogliatoi, è stato avvicinato dal calciatore in questione che, con tono minaccioso, ha gridato frasi ingiuriose. Dopo aver ricevuto il cartellino rosso, il giocatore sembrava essersi allontanato, ma pochi secondi dopo è tornato indietro e ha colpito l'arbitro con un violento schiaffo sul lato destro del viso, provocandone la caduta a terra.

L'arbitro è rimasto a terra per circa tre minuti, impossibilitato ad aprire l'occhio colpito e in preda a un forte dolore. I dirigenti della squadra ospitante hanno immediatamente allertato il 112, e sul posto sono intervenute due pattuglie della Polizia Locale di Albenga, che hanno raccolto le dichiarazioni dell'arbitro e identificato l'aggressore.

A seguito dell'aggressione, l'arbitro è stato trasportato al Pronto Soccorso dell'ospedale San Paolo di Savona, dove è stato sottoposto a una TAC e a sette ore di osservazione. I medici gli hanno diagnosticato un "trauma facciale all'emivolto destro, secondario ad aggressione fisica" e "lieve iperemia congiuntivale occhio destro", prescrivendogli ghiaccio e paracetamolo per alleviare il dolore, con una prognosi di due giorni.

La gravissima condotta del calciatore ha portato il Giudice Sportivo a infliggere una sanzione esemplare: inibizione fino al 15 marzo 2029, ovvero cinque anni di stop dall'attività sportiva. La decisione è stata presa sulla base dell'articolo 35, comma 4, del Codice di Giustizia Sportiva, che prevede una squalifica minima di quattro anni in caso di aggressione con lesioni a un ufficiale di gara.

Inoltre, il provvedimento tiene conto della condotta precedente del giocatore, che aveva già rivolto insulti minacciosi all'arbitro prima dell'aggressione fisica. La sentenza specifica anche che l'episodio è avvenuto dopo il termine della gara, eliminando qualsiasi attenuante legata alla tensione agonistica.

L'inibizione del calciatore sarà segnalata per l'applicazione di ulteriori misure amministrative volte a prevenire e contrastare episodi di violenza nei confronti degli ufficiali di gara. Il caso rappresenta un monito severo per chiunque metta a rischio l'incolumità degli arbitri, ribadendo l'importanza del rispetto delle regole e del fair play nel mondo del calcio.

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