TRASPORTI

Sciopero trasporti: per Pilati (Federalberghi) è una mazzata al turismo

"I sindacati non avrebbero mai dovuto programmare uno sciopero in un giorno prefestivo - avverte Pilati - soprattutto in un momento di difficoltà"

Sciopero trasporti: per Pilati (Federalberghi) è una mazzata al turismo
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"Il nostro turismo non ha pace: prima il coronavirus, poi le autostrade e ora, in venerdì prefestivo, lo sciopero dei trasporti merci e persone indetto da Cgil e Uil. Comprendo le buone intenzioni da parte degli organizzatori, però indire uno sciopero dei treni il venerdì significa mancanza assoluta di cultura turistica. È un ulteriore mazzata al nostro turismo, già ansimante e traballante. Siamo amareggiati".

Dura l'invettiva di Pilati

A parlare è il presidente provinciale imperiese di Federalberghi, Americo Pilati, che ha scritto al presidente della Regione Giovanni Toti, all'assessore regionale al Turismo Gianni Berrino e, per conoscenza, a tutti i presidenti provinciali di Federalberghi. Al centro della lettera di Pilati, lo sciopero proclamato per domani per il settore del Trasporto pubblico.

"I sindacati non avrebbero mai dovuto programmare uno sciopero in un giorno prefestivo - avverte Pilati - soprattutto in un momento di difficoltà come quello attuale. Siamo molto amareggiati. Manca una vera cultura turistica, che si riversa in queste decisioni inopportune". Secondo Pilati lo sciopero dei trasporti è una "mazzata", in quanto: "cade in un momento in cui le prenotazioni di agosto e settembre stanno andando molto bene: finalmente hanno cominciato a prenotare anche gli stranieri e in particolare tedeschi, svizzeri e qualche francese, con soggiorni più lunghi, rispetto agli italiani e quindi molto graditi".

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