Il nuovo provvedimento

Scuole chiuse in Italia fino al 3 aprile. Estese le restrizioni a tutte le regioni

"Il nostro futuro è nelle nostre mani. E queste mani devono essere oggi più che mai responsabili"

Scuole chiuse in Italia fino al 3 aprile. Estese le restrizioni a tutte le regioni
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La comunicazione del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. I contagi in Italia a oggi risultano quasi 8mila.

Il discorso di Giuseppe Conte

"Vi comunico che abbiamo adottato una nuova decisione come governo, siamo ben consapevoli di quanto sia difficile cambiare le nostre abitudini. Io stesso lo sto sperimentando e ho quindi una massima comprensione per tutti gli italiani: capisco le famiglie, i giovani. Sono abitudini che con il tempo, alla luce delle raccomandazioni, potranno essere adattate alle nuove esigenze.

Tempo non ce n'è: stiamo avendo un numero elevato di contagi e di persone ricoverate e anche purtroppo di quelle decedute. Ai loro cari va tutta la nostra vicinanza. Le nostre abitudini quindi vanno cambiate ora, dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell'Italia: parlo dei nostri cari, dei nostri genitori e dei nostri nonni. Dobbiamo farlo subito e ci riusciremo solo se tutti ci adatteremo a queste norme più stringenti.

Per questo abbiamo deciso misure ancora più forti e stringenti per riuscire a contenere l'avanzata del Coronavirus e tutelare la salute dei nostri cittadini, il nostro obiettivo primario. Se la salute dei cittadini è un bene che è messo a repentaglio, noi siamo costretti a scegliere e a fare dei sacrifici.

Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare con l'espressione "Io resto a casa". Non ci saranno più zone rosse, solo l'Italia tutta zona protetta. Saranno da evitare gli spostamenti ovunque a meno che non siano motivate da ragioni comprovate di lavoro, casi di necessità o motivi di salute. Aggiungiamo anche un divieto degli assembramenti all'aperto, in locali aperti in pubblico.

Sono consapevole della gravità di queste misure ma sono costretto a intervenire in modo deciso per proteggere tutti noi e le persone più fragili. La caratteristica del nostro sistema di civiltà è garantire l'accesso a tutti delle risorse sanitarie. Abbiamo tutti una grande responsabilità. Penso a tutto il personale sanitario che sta lavorando senza sosta in questi giorni. Oggi nel prendere queste misure dobbiamo pensare anche a loro, che rischiano con generosità la loro salute per quella del prossimo. Il nostro futuro è nelle nostre mani. E queste mani devono essere oggi più che mai responsabili.

Automaticamente portiamo la sospensione delle attività didattica fino al 3 aprile".

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