Sede fatiscente, Giraffa a Rotelle cerca una nuova casa
"Questa struttura è ormai insalubre. Ci sono troppi problemi di umidità e muffa. Istituzioni e imperiesi, aiutateci"

Grido di allarme dall'associazione Giraffa a Rotelle di Imperia. Con la convocazione di una conferenza stampa, il gruppo che svolge attività in favore dei bambini disabili, lancia un appello per trovare una nuova sede. Quella attuale "La Tana", presenta delle criticità
Sede fatiscente, Giraffa a Rotelle cerca una nuova casa
La questione è semplice, come spiega la presidente del sodalizio Sonia Aloigi: i locali ad uso dalla Giraffa a Rotelle in via Caboto 9, a Imperia, non sono più salubri. Tra le mura si è sviluppato un consistente problema di umidità e prolificazione della muffa, tanto da rendere non più salubre la struttura. Nell'ultimo anno, l'associazione ha provato a tamponare l'emergenza, ma gli interventi messi in campo non sono stati sufficienti.
Qual è il rischio? Aloigi spiega che senza una nuova sede, da settembre, l'associazione sarà costretta a sospendere le attività che normalmente conduce all'interno della sede. Resteranno certamente attive quelle all'esterno e nel parchetto di San Lazzaro. Oltretutto, Giraffa a Rotelle aveva anche individuato un sostituto, nell'asilo nido di Piazza Duomo a Porto Maurizio, ipotesi bocciata dal comune di Imperia.
Oltretutto il 15 l'associazione dovrà riconsegnare alla Go Imperia - il braccio operativo del Comune - le chiavi del piccolo magazzino dove conserva la biciletta e gli ausili. «Siamo proprio messi male - così Aloigi alla conferenza stampa - , è un dispiacere grandissimo per noi, anche solo doverlo comunicare. La speranza è l'ultima a morire». I bambini seguiti dall'associazione sono 24.
L'appello per la nuova sede
«Siamo qui a chiedere a tutte le istituzioni, sia a tutti i privati cittadini che, per altro, ci hanno sempre aiutati - ancora Aloigi alla conferenza stampa - , se qualcuno ha un luogo che non usa da destinare a noi. Quello che ci occorre è che sia accessibile, perché la maggior parte dei bimbi non cammina e che sia esclusiva. Ma perché non possiamo condividerla? perché abbiamo strumenti e attività che non ci consentono di stare insieme agli altri quando facciamo un determinato tipo dia attività. A noi piace vivere la città - conclude -, ma alcune cose, proprio perché ci rivolgiamo a bambini molto fragili, le dobbiamo fare dentro una sede». L'associazione è anche disposta, al netto delle condizioni fondamentali, a farsi carico di eventuali lavori di riqualificazione.
L'associazione chiude precisando che tiene comunque a ringraziare di cuore il privato cittadino che, in questi ultimi tre anni e mezzo, ha fornito la sede a titolo gratuito.


