Sentenza choc del Tar, ma ora Amarea rischia di chiudere e di lasciare a casa 20 persone
"L’obbligo di rimuovere il precario anteriormente alla data in cui si saprà se i nuovi locali sono idonei o meno porterebbe ad una interruzione dell’attività di Romolo"
La sentenza del Tar potrebbe compromettere la stagione del noto ristorante
“La società Amarea e Romolo Giordano hanno preso atto con stupore della sentenza del Tar ligure che, scindendo l’aspetto civilistico da quello amministrativo, decreta la possibile chiusura dell’attività del ristorante in piena stagione balneare. L’obbligo di rimuovere il precario anteriormente alla data in cui si saprà se i nuovi locali sono idonei o meno porterebbe ad una interruzione dell’attività di Romolo che non potrà che essere definitiva lasciando disoccupati oltre venti lavoratori”.
Così la società Amarea interviene alla notizia che il Tar della Liguria
ha respinto il ricorso presentato dalla stessa società, contro il provvedimento con cui il Comune di Bordighera intimava la rimozione del precario sito innanzi alla Rotonda di Sant’Ampelio. “L’Amministrazione, preso atto della sentenza, ha demandato agli uffici comunali competenti tutti gli atti conseguenti compresa la definizione della data in cui la struttura temporanea dovrà essere sgomberata. Paradossalmente, come riconosce lo stesso sindaco - si legge - si potrebbe arrivare a distruggere l'azienda corrente nel precario e poi scoprire che i locali sotto la rotonda non possono accogliere l’attività". E ancora: “Capiamo che chi sarà individuato come responsabile dovrà pagare per i danni provocati, ma Romolo avrà nel frattempo perso il suo lavoro e nessuno potrà consentire di riaprire un'attività fatta morire. Tra l’altro la rimozione è tecnicamente impossibile durante l’estate perché necessiterebbe della chiusura delle spiagge confinanti.
Troviamo improponibile privare il territorio di una sua eccellenza e Romolo della sua azienda per un tecnicismo giuridico del Tar, per cui auspichiamo che gli Uffici Comunali valutino il da farsi con la necessaria serenità. Si tratta comunque di una sentenza di primo grado che, rispettandola ma non condividendola, sarà al più presto da noi appellata davanti al Consiglio di Stato”.
Il sindaco di Bordighera, Vittorio Ingenito ha sottolineato, che
"Per quanto riguarda invece l’idoneità all’uso commerciale dei locali sottostanti, siamo in attesa del pronunciamento del Tribunale di Imperia. Se la sentenza dichiarerà la non idoneità, come amministrazione ci riserveremo di procedere per accertare le inadempienze di tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione del fabbricato”. Ma ha anche aggiunto: "L’eventuale inidoneità dei locali commerciali nella Rotonda, denunciata dalla parte attrice, non incide sul venir meno dell’autorizzazione al mantenimento della struttura precaria; da questo punto di vista, eventuali contestazioni non possono che dar luogo a una controversia di natura civilistica tra la società conduttrice e il Comune quale locatore in regime di diritto privato, in posizione paritetica tra di essi, che esula dalla giurisdizione di questo Tar”.