la tragedia nel maggio 2021

Si schianta contro un autocarro e muore il collega: 31enne patteggia dieci mesi

Al 31enne, che è comparso in giudizio difeso dall’avvocato Davide Condró, era contestata anche l’aggravante della guida in stato di ebbrezza

Si schianta contro un autocarro e muore il collega: 31enne patteggia dieci mesi
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Il trentunenne ha patteggiato 10 mesi

Ha patteggiato, davanti al gup Paolo Luppi, di Imperia, una pena a 10 mesi e 20 giorni di reclusione: T.G.P., 31 anni, accusato di omicidio stradale per la morte di Celso Bruno, l'operaio edile di 54 anni, di Ventimiglia, deceduto, nella tarda serata del 14 maggio 2021, in un incidente avvenuto, sull'A10, nei pressi della barriera autostradale della città di confine, mentre tornava da Saint Tropez con gli altri due colleghi, uno dei quali (il trentunenne conducente del mezzo). Con la stessa accusa è imputato pure: Njagul Srdan, 42 anni, cittadino serbo conducente di un autocarro, che al momento è tuttavia irreperibile.

La ricostruzione dei fatti

Al 31enne, che è comparso in giudizio difeso dall’avvocato Davide Condró, era contestata anche l’aggravante della guida in stato di ebbrezza (avendo un tasso alcolico nel sangue pari a 08, g/l) e il giudice, come pena accessoria, gli ha sospeso la patente per un anno. I tre viaggiavano su un furgone cassonato che ha tamponato un autocarro all'uscita della galleria "del Monte".

La vittima, domiciliata a Olivetta San Michele, in val Roja, nell'immediato entroterra di Ventimiglia, è rimasta incastrata tra le lamiere del mezzo, riportando un politrauma (tra cui l'amputazione delle gambe). Secondo l'accusa, sostenuta dal pm Maria Paola Marrali, Njagul, che viaggiava sulla semicarreggiata destra, si sarebbe spostato in maniera repentina verso sinistra, sulla corsia di sorpasso, dove è poi sopraggiunto il furgone cassonato con il quale c’è stato il tragico impatto.

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