FATTO INSCRESCIOSO

Siede vicino a 2 bambini stranieri sul treno: frontaliere rimproverato dalla polizia francese

Il fatto è avvenuto, verso le 12.30, su un treno francese diretto a Grasse, durante la sosta nella prima stazione dopo il confine

Siede vicino a 2 bambini stranieri sul treno: frontaliere rimproverato dalla polizia francese
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L'episodio alla stazione di Garavan

"Due bambini di colore si sono seduti accanto a me sul treno, quando alla stazione di Menton Garavan salgono due poliziotti. Quello più anziano grida ai due bambini di scendere, fino a farli piangere, e se la prende pure con me dicendo, che avrei dovuto allontanarli. Poi ha preso i miei documenti e li ha fotografati. Ora vorrei sapere in cosa ho sbagliato e, soprattutto, perché si sono presi i miei dati". Protagonista è un frontaliere di Ventimiglia, Sergio Manente, che lavora nel Principato di Monaco. Il fatto è avvenuto, verso le 12.30, su un treno francese diretto a Grasse, durante la sosta nella prima stazione dopo il confine, quella di Garavan.

Il racconto di Sergio Manente

"Mi sono seduto, come faccio da una ventina d'anni per andare la lavoro - racconta Sergio -. quando sono saliti una giovane donna straniera con una bambina che avrà avuto 12 anni e altri due bambini intorno agli 8 e 5 anni. Lei aveva anche i sacchetti della spesa, sembravano persone pulite".

Madre e figlia si siedono dietro, mentre i due piccoli occupano due dei quattro posti disponibili, nello scompartimento di fronte, dove siede Sergio. "Uno dei due agenti mi chiede se i due bambini sono con me. Io rispondo di no. E lui mi urla, dicendo che allora avrei dovuto allontanarli. Ho preferito non replicare, ma avrei voluto chiedergli: dovevo allontanarli forse perché di colore?".

I poliziotti, insomma, sospettano

che Sergio li stia accompagnando in Francia illegalmente. "Mi facevano notare che il vagone era vuoto e i due bambini, con tutto il posto che c'era per sedersi, si erano messi proprio accanto a me". Alla fine i quattro stranieri vengono fatti scendere senza troppi complimenti, tanto che i due piccoli si mettono a piangere, mentre l'agente prende i documenti di Sergio, li fotografa, e poi se ne va assieme al collega.

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