Il sindacato dei Carabinieri Unarma lancia l’allarme sulle difficoltà di reazione al cyberwarfare, emerse in questi giorni in seguito a una serie di attacchi perpetrati da hacker russi.
L’allarme di Unarma
“Siamo nel mirino degli attacchi informatici russi, ma non abbiamo la rapidità d’intervento necessaria a fronteggiarli: l’Italia è vittima di una cyberwar senza precedenti” – afferma Antonio Nicolosi, segretario generale di Unarma, il più antico sindacato dell’Arma dei Carabinieri – “Gli attacchi informatici che hacker e gruppi privati filorussi hanno rivolto al nostro Paese nelle ultime settimane sfruttano dei risk factor: l’arretratezza in cybersecurity e la ferruginosità burocratica richiesta alle Forze dell’Ordine per intervenire”.
Diversi attacchi
Attacchi come quelli che il collettivo filorusso Killnet ha rivendicato -spiegano i sindacalisti-, mirando al Consiglio Superiore della Magistratura, all’Agenzia delle Dogane, ai ministeri di Esteri, dell’Istruzione e dei Beni Culturali, e a diversi aeroporti, “confermano un’impasse sulla sicurezza”.
“Burocrazia cavillosa”
“Le Forze dell’Ordine – concludono– fronteggiano situazioni di emergenza scontrandosi spesso con pratiche burocratiche cavillose che ritardano gli interventi tempestivi e limitano la nostra capacità d’azione. Come Unarma chiediamo perciò di riformare le leggi che definiscono le procedure di polizia, snellendole e facilitando le attività di monitoraggio che a oggi sono fondamentali per individuare terroristi o altri criminali”.