Volete comprare un ex ospedale all'asta? Costa 7 milioni di euro

L'ex Ospedale Barellai di Costarainera fu già oggetto di una vendita all'asta nel 2014, a un prezzo di base molto più alto di quello attuale

Volete comprare un ex ospedale all'asta? Costa 7 milioni di euro
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Volete comprare un ex ospedale all'asta? Costa 7 milioni di euro

Aperta giovedì scorso, c’è tempo fino al prossimo 9 febbraio per partecipare alla nuova asta pubblica per la vendita del patrimonio immobiliare di Arte Genova, nel quale figura anche l’ex ospedale Barellai di Costarainera (unico immobile in tutta la provincia di Imperia), a un prezzo a base d’asta praticamente dimezzato rispetto al 2014, quando fu già oggetto di un pocedimento simile: ora vale 6,9 milioni di euro. Questo il prezzo di partenza, ricalcolato secondo nuovi valori aggiornati degli immobili che tengono conto della realtà del mercato immobiliare. In totale sono 23 i beni oggetto della vendita in diverse zone della Liguria. Il nuovo bando di vendita prevede offerte sia per il blocco degli immobili al prezzo base di 62 milioni di euro (era di 121 milioni di euro nel 2014), sia offerte per i singoli cespiti.

Altri beni in vendita

Tra i beni  in vendita anche l’ex edificio per la dialisi a Savona in via Adelasia 20 (2,059 milioni di euro), l’ex residenza sanitaria di Savona in via Adelasia 22 (6,340 milioni di euro), il Centro Diurno Alzheimer e la ex RSA a Savona in via Calcagno 4 (2,980 milioni di euro), l’ex Ospedale Maria Teresa di Arenzano in via San Pietro 4 (2,3 milioni di euro), l’ex Ospedale Martinez di Genova Pegli in via Caldesi 8 (2,2 milioni di euro), l’ex Ospedale psichiatrico di Genova Quarto - settore 2 (10,4 milioni di euro) e il settore 3 dell’ex ospedale psichiatrico (7,5 milioni di euro), l’ex Ospedale Arpe di Santa Margherita Ligure in via Fratelli Arpe (12,4 milioni di euro), l’ex Colonia Olivetti di Sarzana in località Marinella (2,4 milioni di euro), l’ex Scuola comunale di Genova Sestri Ponente in via Giotto, 3 (2,5 milioni di euro).

Le dichiarazioni di Marco Scajola

  «L’avvio di un nuovo processo di alienazione dei beni di Arte – spiega l’assessore Marco Scajola  - servirà a immettere risorse preziose nelle casse dell’Azienda utili per svolgere la funzione essenziale di ristrutturazione degli immobili, rimediando alla scelta disastrosa compiuta dalla precedente Amministrazione».

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