Sospensione ex vice comandante vigili Ospedaletti, un teste: "Arma non era incustodita"
“L’arma di ordinanza non era stata lasciata incustodita”. E’ quanto emerso, stamani, davanti al giudice del Lavoro, di Imperia
Nel corso dell'udienza sono stati ascoltati nuovi testi
“L’arma di ordinanza non era stata lasciata incustodita”. E’ quanto emerso, stamani, davanti al giudice del Lavoro, di Imperia, Francesca Siccardi, all’udienza contro i 10 giorni di sospensione inflitti dall’Ufficio procedimenti disciplinari del Comune di Ospedaletti (nella persona della dirigente Mara Borri) all’allora vicecomandante della polizia locale di Ospedaletti, Jenny D’Agostino (difesa dall’avvocato Marco Bosio), a margine della lite con la collega Marianna Pansini, scatenata dal rinvenimento da parte di quest’ultima del cinturone con la pistola della D’Agostino sulla scrivania dell’ufficio.
Alla Pansini vennero inflitti 7 giorni di sospensione
per "non avere tenuto una condotta coerente”; alla D’Agostino ne vennero applicati 10 per aver reagito in modo eccessivo al comportamento della collega. Non è chiaro se la sospensione della vice comandante sia dovuta alla lite o per aver lasciato la pistola di ordinanza incustodita, vero è che oggi, in seguito all’esame di alcuni testi, è risultato che la pistola non era incustodita ma si trovava in un posto sicuro. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 19 maggio.
In foto: l'avvocato Marco Bosio