ARRESTATO UNO DEGLI AUTORI

Spaccano la finestra del bar in piena notte per rubare 4 bottiglie di birra

Una coppia di marocchini ha infranto una finestra del "Acquolina Wine Bar", di passeggiata Oberdan, a Ventimiglia, la scorsa notte

Spaccano la finestra del bar in piena notte per rubare 4 bottiglie di birra
Pubblicato:
Aggiornato:

Il furto con scasso è avvenuto in passeggiata Oberdan

Una coppia di marocchini ha infranto una finestra del "Acquolina Wine Bar", di passeggiata Oberdan, a Ventimiglia, la scorsa notte, per rubarvi all'interno. Bottino: 4 bottiglie di birra. Fortuna vuole che una pattuglia di due agenti della vigilanza privata, assunti dalla titolare, Gaia Alberti, per controllare il locale, ha colto sul fatto i due stranieri. Uno è riuscito a scappare, l'altro - un  minore - è stato preso in consegna dai carabinieri, denunciato alla Procura dei Minori e affidato a una cooperativa.

Il racconto della proprietaria Gaia Alberti

"Per quattro bottiglie di birra - racconta Gaia - ora devo ripagarmi una finestra e vivere con l'ansia, che quello che hanno arrestato torni in libertà e voglia vendicarsi. Ormai è l'ennesimo furto che subisco. Saranno una decina in due anni e mezzo e tranne in un caso, quello di una baby gang italiani, tutti gli altri sono stati commessi da stranieri".

Appunto per correre ai ripari, la proprietaria del locale ha incaricato una guardia giurata di passare tutte le notti e di controllare infissi di porte finestre. La vigilanza mi ha chiamata alle 2.10, per avvisarmi, che all'interno del locale erano stati trovati due intrusi".

Prosegue: "Ho pensato: sarà qualcuno in cerca dei pochi spicci che lasciamo nella cassa, qualcuno che col freddo di queste notti ha cercato un riparo. Invece, niente di tutto ciò, sono riusciti ad arrestare uno dei due, un ragazzo sulla ventina, arrivato due giorni fa a Ventimiglia. Morale: dopo dodici ore di lavoro passo la notte insonne, hanno rotto una finestra , messo in disordine il locale, ho subito un furto e tanta, tanta, troppa rabbia. Tutto questo perché i signorini avevano sete e voglia di far baldoria a mia spese". Ed ora la beffa: "In caserma, l'arrestato aveva pure il coraggio di lamentarsi perché aveva sonno".

Seguici sui nostri canali
Necrologie