La denuncia

Stazione di Sanremo: Siap "Rischio esposizione fumi tossici per la polizia ferroviaria"

Tiene banco la questione relativa a fumi e polveri in stazione. Siap ha chiesto un'ispezione dell'organo di vigilanza

Stazione di Sanremo: Siap "Rischio esposizione fumi tossici per la polizia ferroviaria"
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"La Segreteria Regionale del SIAP Liguria, nell’elogiare l’azione della Segreteria Provinciale di Imperia Che in qualità di RLS (ex d.vo 81/08) sta portando avanti una difficile vertenza per la sicurezza dei poliziotti esposti al rischio di fumi tossici all’interno della stazione ferroviaria di San Remo ribadisce che ancora una volta la nostra organizzazione sindacale si distingue per il proprio impegno e la propria competenza nel garantire la tutela della salute e della sicurezza dei poliziotti su tutto il territorio regionale". Lo scrive in una nota il Siap.

"La sicurezza nei luoghi di lavoro, - scrive il sindacato - soprattutto quando si tratta della Polizia di Stato, è una materia complessa, regolata da un quadro normativo articolato come il Decreto Legislativo 81/08, che tuttavia presenta notevoli criticità di applicazione nel contesto dell’attività lavorativa della Polizia. I poliziotti, infatti, operano spesso in ambienti condivisi con altre realtà lavorative, dove l’interazione con enti terzi e società appaltatrici rende ancora più difficile garantire standard di sicurezza adeguati.

È proprio in questo contesto che si inserisce la vertenza aperta dal SIAP a Sanremo, dove da settimane denunciamo irregolarità nei rilevamenti ambientali eseguiti presso i locali della Polizia Ferroviaria situati nella stazione ferroviaria, in galleria.

Il 28 febbraio 2025, in seguito alle segnalazioni presentate dal SIAP, sono iniziate le analisi della qualità dell’aria per verificare la presenza di agenti inquinanti pericolosi per la salute dei poliziotti e degli altri lavoratori operanti nella struttura. Tuttavia, sin dalle prime fasi del monitoraggio, sono emerse gravi anomalie nelle procedure di rilevazione, in particolare il fatto che i rilievi siano stati effettuati con le ventole antincendio attivate, alterando di fatto i risultati e impedendo una reale valutazione della qualità dell’aria nelle condizioni ordinarie di lavoro".

"È un fatto gravissimo e inaccettabile"

"Le ventole in questione non vengono accese regolarmente durante la giornata lavorativa, anzi, da quanto ci risulta, spesso non vengono attivate affatto. Dobbiamo quindi comprendere se la loro accensione durante i rilevamenti sia stata una scelta tecnica errata o se invece risponda a una prescrizione sanitaria imposta dalle Ferrovie dello Stato.

Se si trattasse di una prescrizione sanitaria e non di una misura antincendio, la vicenda assumerebbe contorni ancora più gravi: significherebbe che l’ambiente in cui operano i poliziotti non è salubre e che per garantire una qualità dell’aria accettabile è necessario attivare le ventole. Se ciò fosse vero, ci domandiamo come mai nessuno abbia mai informato il Datore di Lavoro della Polizia di Stato di questa criticità.

La Segreteria Regionale del SIAP Liguria sottolinea che questa non è una battaglia isolata, ma un problema che riguarda tutti i lavoratori impiegati nella stazione ferroviaria di Sanremo, compresi gli addetti delle Ferrovie dello Stato e delle società appaltatrici. Per questo motivo, apprendiamo con soddisfazione che anche i sindacati confederali che tutelano il personale ferroviario si sono attivati per chiedere chiarezza su questa vicenda.

Il SIAP Liguria chiede ufficialmente che le rilevazioni ambientali alterate vengano annullate e ripetute in condizioni ordinarie, senza artifici tecnici.

Allo stesso tempo, considerata la gravità della situazione, la Segreteria Regionale ha deciso di richiedere in data 7 marzo 2025 l’intervento dell’organo di vigilanza competente in materia di sicurezza sul lavoro e dell’Autorità Giudiziaria, affinché venga avviata un’ispezione per accertare eventuali violazioni e applicare le sanzioni del caso.

Il SIAP continuerà a monitorare attentamente la vicenda, ribadendo il proprio ruolo di sindacato di riferimento per la sicurezza sul lavoro nell’ambito della Polizia di Stato, in un contesto normativo che, come dimostra questo caso, presenta ancora troppe zone d’ombra e troppe difficoltà applicative".

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