Sicurezza a Taggia

"Sui social taggesi post che invitano alla giustizia privata". L'opposizione chiede le dimissioni di Longobardi

L'assessore "Ho detto io ci sono per ribadire la vicinanza a chi vuole la legalità Alcune iniziative, però sono illecite"

"Sui social taggesi post che invitano alla giustizia privata". L'opposizione chiede le dimissioni di Longobardi
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La questione sicurezza torna sotto i riflettori nel comune di Taggia e un post sui social network scatena l'opposizione di Progettiamo il Futuro.

 

Un post social scatena l'opposizione

La percezione della sicurezza è un tema caldo, nel comune di Taggia, ultimamente interessato da alcuni episodi che vedono bande di ragazzini intenti a turbare la quiete pubblica e alcuni episodi nei quali alcune donne sarebbero state inseguite da uomini con il volto nascosto da un passamontagna (un servizio sulla questione in edicola, da oggi, con La Riviera). E nel clima, compare un post su Facebook che avvisa le donne di fare attenzione negli spostamenti tra la Rotonda delle Olive e Zona Borgo. A corredo del post  qualcuno aggiunge "Non vedo l'ora! A disposizione, se qualcuno sa mi contatti in privato. Potremmo essere più rapidi della giustizia italiana". Tra i commenti  al post di allarme, anche quello del vicesindaco Espedito Longobardi, ex maresciallo dei carabinieri, che commenta "Io ci sono". La questione non è passata inosservata dal gruppo di opposizione Progettiamo il Futuro che interviene con una nota stampa.

 

 

Progettiamo il Futuro chiede le dimissioni di Longobardi

«Leggiamo con sorpresa il post del vice Sindaco ed Assessore Espedito Longobardi- scrivono-  a commento di una pubblicazione su Facebook che invita a forme di giustizia privata direttamente da parte dei cittadini. Senza entrare nel merito della vicenda, della quale siamo convinti che le forze dell'ordine che presidiano il nostro territorio prenderanno in considerazione, rimaniamo sbigottiti dall'adesione a tale incivile ed illegale iniziativa da parte dell'Assessore Longobardi, che ex appartenente alle forze dell'ordine, dopo decenni di militanza, dovrebbe invece stigmatizzare e pretendere il rispetto della legalità. Ci chiediamo infine se un amministratore pubblico incaricato anche della delega alla Polizia Municipale e Vice Sindaco possa continuare il suo mandato o debba invece dimettersi da tutti i suoi ruoli».

 

"Io sono un uomo di giustizia"

L'assessore, ha subito smentito qualsiasi riferimento ad azioni private, anzi, contattato da Primalarivera, ha sottolineato come le iniziative in tal senso siano illegali. «Ho scritto io ci sono- specifica- per ribadire la mia vicinanza a chi chiede sicurezza e rispetto della legalità. Sono un uomo di giustizia, lo sono sempre stato, ho lavorato come uomo di giustizia e  la legalità  è il mio caposaldo. Forme di giustizia privata e ronde sono illegali».

 

L'assessore aera intervenuto sulla questione sicurezza anche sulle pagine del nostro settimanale cartaceo, "ridimensionando" il fenomeno delle bande di ragazzini (che pare assolutamente  scollegato agli inseguimenti), specificando la non gravità della maggior parte degli episodi occorsi e appellandosi a non creare allarmismi:  «Possiamo assicurare maggiore vigilanza nell'arco della giornata. Nelle altre ore il compito è dei carabinieri. Tengo a precisare che queste bande non sono riconducibili alla sola comunità di Taggia ma, effetto del post Covid, anche ad altri centri. Un fenomeno diffuso. Questo, capisco, non può essere di conforto. Occorre però non creare un allarmismo per un problema che pure esiste. Ma non parliamo di atti gravi. Il rispetto della quiete pubblica è un bene primario ma configurare certi episodi come un problema grave o di serio pericolo, è esagerato. Comunque lo attenzioniamo»

 

Il post

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