Taggato nelle foto di guerra su Facebook: 51enne scagionato dall'accusa di terrorismo

Si è così chiusa l'indagine su un 51enne tunisino di Perinaldo

La Direzione distrettuale Antimafia e Antiterrorismo, presso la Procura di Genova, ha chiesto e ottenuto l'archiviazione del procedimento contro Mohamed Hanachi, 53 anni, tunisino, abitante a Perinaldo, in provincia di Imperia, accusato di istigazione al terrorismo e apologia del delitto di associazione con finalità di terrorismo, in seguito ad alcuni fotomontaggi di ipotetici attacchi terroristici a simboli dell’Occidente o dei Paesi Arabi moderati come la Tour Eiffel o la Statua della Libertà, le piramidi della Valle dei Re in Egitto e il Bari Khalifa di Dubai.

E', infatti, risultato che molte di quelle immagini

trovate sui social non erano sue, ma era stata taggato da altre persone. C'erano, quindi, fotografie e filmati, che secondo gli inquirenti erano riferiti ad azioni di guerra riconducibili all'organizzazione terroristica "Hamas". I fatti risalgono al periodo tra il settembre del 2012 e l'aprile del 2016. Nel corso dell'interrogatorio l'uomo ha spiegato che foto e filmati pubblicati erano stati da lui reperiti da fonti aperte (per lo più giornalistiche) e non erano corredate da alcun commento fazioso.

Ma non è tutto. Ha pure  detto che alcune immagini comparse sul proprio profilo non erano sue, in quanto era stato "taggato" da terze persone. Nelle richiesta di archiviazione - a firma del sostituito procuratore Federico Manotti e del procuratore Francesco Cozzi - si legge infine: "Per quanto concerne i fotomontaggi indicati nel capo di incolpazione, nella memoria difensiva viene fornita una plausibile spiegazione della loro pubblicazione che li caratterizzerebbe quale momento di denuncia dei bombardamenti israeliani e non come incitamento alla commissione di attentati terroristici".