TAGGIA: SINDACO REVOCA ORDINANZA SGOMBERO PER 80 FAMIGLIE/ ATTICI BRUCIATI SOTTO SEQUESTRO

TAGGIA: SINDACO REVOCA ORDINANZA SGOMBERO PER 80 FAMIGLIE/ ATTICI BRUCIATI SOTTO SEQUESTRO
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Taggia - Il sindaco di Taggia Vincenzo Genduso ha revocato, nel pomeriggio, l'ordinanza che disponeva lo sgombero degli ottanta appartamenti dell'ex Hotel Vittoria e del grattacielo Bianchi di Taggia (due condomini in altrettante costruzioni attaccate), avvenuto, il 3 maggio scorso, quando intorno all'alba andava in fiamme un appartamento del piano attico, a quanto finora accertato per via di un pentolino lasciato sul fuoco. Restano, invece, inagibili gli appartamenti al tredicesimo e al quattordicesimo piano, ancora sotto sequestro da parte della magistratura. Sul caso sono in corso indagini da parte dei carabinieri, ma la dinamica sembra ormai accertata.

Gli altri alloggi erano stati sgomberati per via delle massicce infiltrazioni d'acqua, dovute alle operazioni di spegnimento, che avevano provocato danni all'impianto elettrico. Nell'incendio rimasero lievemente intossicate quattro persone, tra cui madre e figlio, abitanti dell'appartamento andato in fiamme. I danni ammontano a milioni di euro.

"Un sollievo sapere che ufficialmente ora è tutto a posto - dice una fonte interna ai condomini che vuole restare anonima - mancava solo l'ok dei vigili del fuoco, ma questa firma è come se sollevasse un peso da tutti noi, diventa realtà". E ancora: "Sono cose capitano, il destino potremmo dire, basta un attimo e succedono le tragedie, fortunatamente i risvolti avrebbero potuto essere ben più gravi. Gli occupanti dell'attico sono anche tornati a fare un sopralluogo, grazie a Dio resta solo l'amarezza... si sarebbe potuto piangere per ben altro". 

L'appartamento distrutto, di proprietà dell'imprenditore Antonio Bianchi, era abitato dall'ex moglie Roberta Tonegutti e dal figlio Jacopo Bianchi, rimasti solo leggermente intossicati nell'incendio, divampato pare per un pentola lasciata sotto il fornello acceso, probabilmente dal ragazzo. 

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