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Taglio del nastro per la Casa di Comunità di Taggia. Ecco i servizi

Taglio del nastro per la Casa di Comunità di Taggia

Taglio del nastro per la Casa di Comunità di Taggia. Ecco i servizi

Inaugurata questo pomeriggio, nei locali della stazione FS di Taggia, la Casa di Comunità dell’Asl1 imperiese. 

 

 

Taglio del nastro per la Casa di Comunità di Taggia

Erano presenti il prefetto Antonio Giaccari, diversi sindaci del comprensorio (tra cui il padrone di casa Mario Conio e Alessandro Mager di Sanremo) gli assessori regionali Massimo Nicolò (Sanità), Marco Scajola (Urbanistica), il governatore Marco Bucci, il senatore di FdI Gianni Berrino e il vice ministro Edoardo Rixi (Lega) Si tratta della quarta delle strutture omologhe inaugurate in Provincia di Imperia, dopo Bordighera, Pieve di Teco e Imperia (mancano Sanremo e Ventimiglia).

 

Undici ambulatori per 900 metri quadrati (1,6 milioni di euro)  di estensione, la struttura potenzierà la sanità territoriale, prendendo in carico una grande fetta delle cure per le cronicità e la medicina di elezione (quella programmata), alleggerendo la pressione sulle altre strutture del territorio. Tra i servizi uno sportello polifunzionale, un PUA (Punto unico di accesso), un punto prelievi, un box vaccinale e un ambulatorio infermieristico. Il tutto per potenziare la sanità territoriale.

 

Le Case di Comunità – finanziate con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – sono infatti parte della risposta alla dura lezione impartita dal Coronavirus nei momenti più duri della pandemia, che hanno evidenziato la necessità di una cesura netta tra medicina di emergenza/urgenza e di elezione. Oltretutto, la casa di comunità di Taggia sorge in un luogo baricentrico per la sanità della provincia. A poca distanza sorgerà l’Ospedale Unico del Ponente Ligure, a nord dell’Aurelia Bis.

 

Le prossime Case di Comunità ad essere inaugurate saranno a Ventimiglia (Deposito Eiffel) e Sanremo (Palasalute del Barbagallo).

«Prima in Italia dentro una stazione, modello da esportare»

«È la prima casa di comunità, in Italia, che sorge in una stazione per utilizzare in modo intelligente gli spazi – così il viceministro del MIT Rixi -. Si presta bene a una politica di sanità territoriale innovativa. Questa provincia ha bisogno di una sanità diffusa. Vorremmo portare avanti questo modello anche in altre zone della nostra regione».

«Bello dopo aver varato la riforma sanitaria inaugurare una nuova struttura. Questa Casa di Comunità è strategica per la sua baricentricità – ha aggiunto il governatore Marco Bucci – . Serve a dare il primo aiuto sanitario delle situazioni non gravi. Ci aiuta moltissimo a dare un aiuto immediato. Altra cosa importante la presenza di un medico di famiglia che si può trovare sempre, anche se non è quello che abbiamo selezionato».

 

«Ciascuna istituzione presente in questa sala è stata parte di un progetto condiviso – ha affermato il sindaco Conio -. Questa è stata un’idea affascinante, nata da una suggestione, con il governatore Giovanni Toti. Poi si era bloccata su una norma che non consentiva di farlo. Questa volta siamo stati bravi, perché abbiamo liberato l’idea da lacci e lacciuoli della burocrazia. Si è dato un senso a quella che è la buona amministrazione»