Immobili e Coronavirus

Tasse rimborsate ai proprietari in caso di sfratto per morosità

Ecco come inoltrare la domanda e i requisiti. A breve la Corte Costituzionale si pronuncerà anche sul blocco sfratti.

Tasse rimborsate ai proprietari in caso di sfratto per morosità
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Finalmente, a breve, sarà possibile per i proprietari richiedere il rimborso IMU per le rate versate relative all’anno di imposta 2021 in caso di convalida di sfratto per morosità.

 

Sfratto per morosità: tasse rimborsate ai proprietari

"Per noi dell’U.P.P.I. - confessa Annalisa Camonita Presidente dell’Unione Piccoli Proprietari Immobiliari della
Provincia di Imperia – si tratta di un’altra piccola ma importante battaglia vinta. A livello nazionale ci siamo fatti promotori e sostenitori di questa proposta che rappresenta una preziosa boccata di  ossigeno per tutti quei proprietari che si sono trovati in grande difficoltà a causa dei vari decreti che
si sono succeduti e che avevano imposto il blocco dell’esecuzione degli sfratti. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha, infatti, firmato il decreto del 30 settembre 2021 ed a breve è attesa la pubblicazione in G.U. che permetterà ai locatori di inoltrare l’istanza di rimborso IMU in  relazione agli immobili ad uso abitativo, concessi in locazione, per i quali il giudice abbia emanato la convalida di sfratto per morosità, ma la cui esecuzione sia stata sospesa a causa delle misure emergenziali adottate in relazione al Covid-19”.

 

La domanda di rimborso

Come stabilito dall’articolo 4-ter, comma 2. del D.L. n. 73/2021 con modificazioni dalla Legge n.  106 del 23 luglio 2021, per ricevere il rimborso sarà necessario inoltrare un’apposita domanda al
Comune di competenza da parte delle persone fisiche proprietarie di unità immobiliari date in locazione ad uso abitativo.

 

L'iter e i requisiti

“Bisogna sottolineare alcuni requisiti fondamentali – aggiunge Camonita – ossia che ai fini del rimborso la convalida di sfratto vale se ottenuta entro il 28 febbraio 2020 con
esecuzione sospesa fino al 30 giugno 2021 ma anche che l’agevolazione sarà valevole nei casi di  convalida ricevuta successivamente al 28 febbraio 2020 con esecuzione rinviata fino al 30  settembre o 31 dicembre 2021. Potranno richiederla coloro che nel 2021 hanno versato il primo acconto IMU oppure l’imposta in un’unica soluzione”. All’interno della domanda dovranno essere indicate sia le generalità del contribuente che i dati identificativi dell’immobile oltre alla
concessione dello stesso ad uso abitativo, gli estremi di convalida di sfratto e del versamento della rata IMU pagata per l’anno 2021. Inoltre, il contribuente dovrà segnare l’importo per il quale
richiederà il rimborso e le coordinate bancarie per ricevere la restituzione delle quote.

 

“I termini per  l’invio dell’istanza sono fissati al 30 giugno 2022 – precisa Annalisa Camonita – e chiunque avesse
necessità di informazioni e/o assistenza potrà contattare direttamente le varie sedi U.P.P.I. della Provincia di Imperia, da Diano Marina a Ventimiglia, per ricevere il supporto richiesto attraverso i seguenti recapiti telefonici: 0183-960070 / 340-2283455 / 3485105404 oppure scrivere all’indirizzo  mail della segreteria Provinciale:uppi.sedeimperia@mail.com”.

 

Verifica incostiruzionalità del blocco sfratti

“A completamento – conclude il
Presidente dell’Unione Piccoli Proprietari Immobiliari della Provincia di Imperia - sempre rimanendo in tema di blocco dell’esecuzione degli sfratti per morosità in emergenza Covid 19, la  prossima settimana la Corte Costituzionale esaminerà le eccezioni di costituzionalità sollevate dai  giudici di Trieste e Savona relative sia ai decreti legge emanati nel 2020 sia sul dl del 2021 che ha ulteriormente prorogato il blocco, pur differenziandone i termini, facendo riferimento all’applicazione della sospensione dei provvedimenti di rilascio anche per situazioni ritenute
estranee all’emergenza sanitaria, così come alla violazione dei presupposti di necessità e di urgenza, ed al contrasto con la tutela del diritto di proprietà e con l'articolo 3 della Costituzione,
sia sotto il profilo della disparità di trattamento, sia sotto quello della ragionevolezza”

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