un raggazzo dolcimo, educato e gentile e sempre sonrridente lascia un grande vuoto per chi coloro ce lo conocevanno y lo amano
Commenti su: Tragedia di Nathan. Sabato l’ultimo saluto
I paesi sono una grande famiglia
500 persone si conoscono si frequentano in piazza
se ti siedi sulle panche di pietra coi vecchi
impari storie leggende,anche tu
diventi uno story teller, non sempre piacevoli
come l'altro giorno che un cacciatore di Ventimiglia
ha sparato in un cespuglio pensando ci fosse
un animale, non è bastato il chi va la
forse Nathan si è spaventato e si è nascosto col suo cane
dietro a un cespuglio restando ben zitto
bum , la carabin ha sparato un colpo
senza aspettare di vedere il muso di un cinghiale
che non c'era, Nathan ha chiamato il padre
con le poche forze, aiuto mi hanno sparato in pancia
nel bosco dei giochi, due ore perchè i soccori arrivino
fin lassù e quando l'elicottero atterra è già tardi
un figlio della comunità
, diciannove anni, è volato lassù tra le stelle
basta sdriarsi in terra a mezzanotte
e l'anima brilla contro l'infinito forse
è una di quelle gialle più luminose
il suo messaggio di aiuto
si perde tra i rami dei pini e dei castagni
i paesi sono come grandi famiglie
non come la città,che tu sia a Venezia, a Firenze o Miami
non cambia nulla, il tuo dialetto le tue storie
una in più da raccontare, forse Marina Abramovic
delle performances dolorose
saprebbe come piangere ed Aznavour
che se ne è andato oggi saprebbe come cantare
la tristezza di questa giornata
Nathan nelle memorie dei boschi
nell'eco degli spari è come una guerra
da cui qualcuno non torna indietro
come quelli restati in Russia e le ragazze
ad aspettarli ad Apricale come in altri paesi
que c'est triste Apricale se non ci sei più
CLODE