Trattare le malattie neurodegenerative con i funghi. L'idea di un ricercatore di Ospedaletti
L'ambizioso progetto finisce diritto al congresso mondiale di micologia di Maastricht, il prossimo a agosto
Un giovane ricercatore di Ospedaletti, Lorenzo Goppa, al congresso mondiale di micologia a Maastricht.
Giovane ricercatore di Ospedaletti propone idea "rivoluzionaria"
Lorenzo Goppa è un biologo e ricercatore in Scienze della Terra e dell'Ambiente all'Università di Pavia, ma è nato e ha studiato tra Sanremo e Ospedaletti. Dopo una laurea con lode in Scienze Biologiche, ha proseguito gli studi all'Università di Pavia,
specializzandosi negli studi di Biologia Ambientale e Tutela della Biodiversità.
Successivamente, grazie alla sua passione per la natura e la scienza, con un progetto dal
titolo "funghi medicinali: effetti benefici sulle malattie neurodegenerative Alzheimer e
Parkinson", ha vinto un prestigioso posto di dottorato di ricerca presso l'Università di Pavia,coordinato dalle professoresse Elena Savino (micologa) e Paola Rossi (neurofisiologa).
In particolare, il progetto proposto dall'ospedalettese mira a utilizzare molecole benefiche estratte da alcuni particolari funghi medicinali (primo su tutti l'Hericium erinaceus) per trattare le sempre più dilaganti malattie neurodegenerative: Alzheimer e Parkinson su tutte. Dopo due anni di esperimenti e di ricerca, i risultati sono incoraggianti: in diversi modelli di studio si è notata la capacità di queste molecole di rigenerare i neuroni ormai "spenti" dalla malattia. Una grande prospettiva che merita di essere approfondita dalla ricerca, per fornire alla scienza e al mondo della medicina dati sempre più concreti e sfruttabili.
Il congresso a Maastricht
Proprio per questo motivo l'ospedalettese è risultato tra i pochi ricercatori selezionati per una presentazione orale all'imminente Congresso Mondiale di Micologia, che si terrà a partire dall'11 agosto a Maastricht, in Olanda. In quell'occasione, davanti a una platea di scienziati di fama internazionale, verrà presentato l'ambizioso progetto, che vanta collaborazioni anche con l'Università di Roma"La Sapienza", l'Università di Verona, quella di Milano Statale e di Milano Bicocca e del CNR di Verbania.