Tre condanne per il rogo del camion di ortofrutta di Attisano a Diano Marina
Si è concluso, stamani, in tribunale a Imperia con tre condanne il processo per l'incendio del camion della ditta "Love Fruit"
Tre condanne per l'attentato di Diano Marina
Si è concluso, stamani, in tribunale a Imperia con tre condanne il processo per l'incendio del camion della ditta "Love Fruit", appartenente a Giuseppe “Pino” Attisano, avvenuto il 29 marzo del 2020, in piazza Taramasco a Diano Marina. Il gup Anna Bonsignorio ha così condannato, nelle forme del rito abbreviato: Antonio De Marte (3 anni e 10 mesi), accusato di incendio doloso ed evasione dagli arresti domiciliari, attualmente detenuto in carcere; Giovanni De Marte (2 anni e 8 mesi), figlio di Antonio, accusato di incendio doloso, con obbligo di dimora e Domenico Gioffrè (2 anni e 10 mesi), accusato di incendio doloso ed evasione dai domiciliari, al momento ancora ai domiciliari.
I tre arrestati sono riconducibili ad ambienti legati
a note famiglie calabresi già nel mirino della Procura Distrettuale antimafia, nel recente passato. Le indagini dell'incendio vennero condotte dai carabinieri attraverso l'esame dei filmati delle telecamere e delle targhe delle auto. Secondo gli investigatori, poco prima dell'incendio Giovanni De Marte si reca da un distributore di benzina, poco distante, per riempire una tanica.
Nel frattempo, il padre Antonio e Domenico Gioffrè si recano in una tabaccheria vicina al luogo dell’incendio a bordo dell’auto di quest’ultimo, un’Audi S3. Antonio sale successivamente sulla Fiat panda di Giovanni De Marte e si reca sul luogo dell’attentato. L'incendio viene appiccato da Antonio il quale, secondo gli inquirenti, cosparge la cabina dell’autocarro con il combustibile e dà fuoco. Poi risale in auto e si allontana in direzione dell’abitazione.
Il tutto sotto la sorveglianza del “palo” Domenico Gioffrè. Sia De Marte che Gioffrè erano detenuti ai domiciliari, quando hanno appiccato l'incendio. Il collegio difensivo era formato dagli avvocati marco Bosio e Luca Ritzu. Bosio ha annunciato che attenderà le motivazioni della sentenza per eventualmente ricorrere in Appello.