Triora rispescata dal Tar: potrà votare a giugno, rischiava di saltare al 2019

Il Comune di Triora (Imperia) potrà andare a votare il 10 giugno. Lo ha deciso il Tar della Liguria accogliendo il ricorso di cittadini e consiglieri contro il provvedimento del Viminale

Triora rispescata dal Tar: potrà votare a giugno, rischiava di saltare al 2019
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Il Comune di Triora (Imperia) potrà andare a votare il 10 giugno. Lo ha deciso il Tar della Liguria accogliendo il ricorso di cittadini e consiglieri contro il provvedimento del Viminale che non aveva inserito il Comune nella prossima tornata elettorale ma in quella della primavera 2019 perché il provvedimento di scioglimento del Consiglio per morte del sindaco era stato assunto oltre il termine del 24 febbraio stabilito per l'indizione delle consultazioni elettorali.

"Sono contento che i cittadini abbiano la possibilità di esprimersi alle urne e di esercitare un diritto democratico". Così Massimo di Fazio, capogruppo dell'opposizione a Triora, commenta la notizia della sentenza del Tar che inserisce il piccolo centro della valle Argentina, nell'entroterra di Taggia, in provincia di Imperia, nell'elenco dei Comuni che andranno al voto, il prossimo 10 giugno.

"Oltre che da me - ancora Fazio - il ricorso è stato sottoscritto anche da un membro della maggioranza e da quattro cittadini". E il sindaco (facente funzioni), Cristian Alberti? "Si è rifiutato di firmare".

Di Fazio, che non vuole scendere in polemica sulla mancata firma di Alberti, non esclude la possibilità di scendere in campo alle prossime elezioni, come candidato sindaco e aggiunge: "Abbiamo comunque dieci giorni di tempo per presentare le liste".

Triora era stata esclusa per il tardivo scioglimento del Consiglio comunale da parte del Ministero dell'Interno, dopo la morte del sindaco, Angelo Lanteri, avvenuta il 6 gennaio scorso. I fatti. Il 12 gennaio scorso, il Comune ha comunicato alla Prefettura il decesso.

A quel punto l'Ufficio di Governo dovuto avvisare il ministero, ma a causa di un presunto difetto di comunicazione, forse un errore informatico, il ministero si è accorto della mail soltanto l'8 marzo scorso.

Il Consiglio comunale viene così sciolto il 28 marzo, contro il termine ultimo del 24 febbraio per rientrare nella prima tornata utile, quella del prossimo 10 giugno. La Prefettura di Imperia sostiene di aver inviato comunicazione al ministero, il 19 gennaio scorso.

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