Uccise la sorella a colpi di accetta: 5 anni di sconto per Vincenzo Agostino
La Corte di Assise di Appello di Genova ha abbassato a 10 anni e 8 mesi di reclusione la condanna in primo grado a 16 anni
Scontati cinque anni sulla pena
La Corte di Assise di Appello di Genova ha abbassato a 10 anni e 8 mesi di reclusione la condanna in primo grado a 16 anni, emessa nelle forme del rito abbreviato dal tribunale di Imperia, il 16 luglio 2020, contro Vincenzo Agostino, 64 anni, l’uomo accusato aver ucciso con sette colpi di accetta, il 21 gennaio del 2019, la sorella Palma, 71 anni, per problemi legati alla convivenza. Ad Agostino vennero contestate le aggravanti della crudeltà e del legame di parentela, soltanto in parte compensate dalle attenuanti, in questo caso la seminfermità mentale.
Il collegio difensivo, composto dagli avvocati Giovanni Musso e Stefania De Maria
è tuttavia riuscito a dimostrare l'insussistenza della crudeltà, considerato che l'agito era conseguenza della seminfermità e, quindi, della patologia. Il Collegio ha così ritenuto le attenuanti generiche (tra cui l'incensuratezza, la condotta processuale e di vita) prevalenti rispetto alle aggravanti. Agostino soffriva di una destrutturazione del comportamento che, secondo il perito medico legale, sarebbe stata all’origine di una reazione abnorme nevrotica, che si è concretizzata nell’omicidio.