Uccise maialino con pistola e filmò scena: 35enne finisce in carcere
Il giovane è accusato di aver ucciso un maialino con un colpo di pistola alla testa, e di aver ripreso la scena con uno smartphone
Il giudice ha revocato l'affidamento ai servizi sociali
E’ stato arrestato per la revoca dell’affidamento in prova ai servizi sociali: E. I, 35 anni, di Ventimiglia, il giovane accusato di aver ucciso un maialino con un colpo di pistola alla testa e di aver ripreso la scena con uno smartphone.
I fatti sono avvenuti, nel febbraio del 2019, a Camporosso
ma l'episodio - dettato da una semplice crudeltà - è trapelato soltanto mesi dopo, nel corso di un'altra indagine, durante la quale gli investigatori hanno raccolto e verificato alcune indiscrezioni. Difeso dall’avvocato Maria Gioffrè, il trentacinquenne condannato a 1 anno, 7 mesi e 22 giorni, dovrà scontare il residuo di pena (fino a settembre del 2023) in carcere.
La revoca è avvenuta, in quanto non avrebbe ottemperato alla prescrizioni
della misura di sicurezza alternativa al carcere. Gli agenti del commissariato di Ventimiglia riuscirono ad acquisire le immagini video con le quali l'autore del reato aveva voluto documentare il crudele gesto.
Malgrado la pistola non venne trovata
la buona qualità delle riprese ha documentato l'accaduto in tutta la sua brutalità, consentendo agli investigatori di individuare con certezza il tipo di arma utilizzata: una pistola calibro 8 "a salve", abilmente modificata e trasformata in un'arma capace di sparare cartucce calibro 7.65 browning. Per lui le accuse di: uccisione di animali, detenzione illegale di arma comune da sparo - dato che, dopo le modifiche tecniche apportate, la pistola a salve, era di fatto divenuta un'arma da sparo a tutti gli effetti - detenzione di arma clandestina e ricettazione dell'arma.
Fabrizio Tenerelli