Ucciso con una mazzata in testa a Sanremo: gip libera uno dei due imputati
Il gip di Imperia Anna Bonsignorio ha scarcerato oggi Giuseppe Diotti, 50 anni, di Nizza Monferrato (Asti) accusato del concorso nell'omicidio
Revocati anche gli arresti domiciliari a Giuseppe Diotti, il complice "a sua insaputa" dell'amico Mario Bonturi, esecutore materiale del delitto del mercante di preziosi Luciano Amoretti. Bonturi resta in carcere con l'accusa di omicidio.
Ucciso con una mazzata nella sua casa di Sanremo
Il gip di Imperia Anna Bonsignorio ha revocato la misura cautelare (era agli arresti domiciliari) di Giuseppe Diotti, 50 anni, di Nizza Monferrato (Asti) accusato del concorso nell'omicidio di Luciano Amoretti, 75 anni, l'ex commerciante di orologi, ucciso nella notte tra il primo e il 2 di agosto, nella propria abitazione, di corso Garibaldi, a Sanremo, con un colpo di "mazzetta" alla testa.
Bonturi resta dentro
Ha invece confermato il carcere per il presunto autore del delitto: Mario Bonturi, mercante di preziosi di 63 anni, anch'egli di Nizza Monferrato. Il legale di Diotti, l'avvocato Aldo Mirate di Asti, è riuscito a dimostrare che il proprio assistito era completamente ignaro dei fatti, essendosi limitato ad accompagnare a Sanremo (e a farsi riportare a casa con l'auto di Bonturi) l'amico rivelatosi l'autore materiale del dellitto in corso Garibaldi. Diotti, che aveva già reso un'ampia testimonianza nel corso del primo interrogatorio, aveva detto di aver pagato lui la benzina perché Bonturi era senza soldi, ma che l'intenzione era solo di trascorrere una giornata a Sanremo "a fare il bagno e a mangiare pesce". Non riuscì a fare nessuna delle due cose, perché in spiaggia è arrivato troppo tardi e perché subito dopo il delitto, senza spiegazioni, Bonturi volle subito ripartire da Sanremo. Cenarono in una pizzeria ad Acqui Terme.
Al momento del delitto Diotti era in giro per Sanremo
Mentre Bonturi uccideva a martellate Amoretti, l'amico era a spasso per Snremo. Si era anche parlato di un selfie scattato da Diotti, davanti alla statua di Mike Bongiorno, in via Matteotti (angolo via Escoffier), nel momento in cui Amoretti veniva ucciso. "Non è andato nell'alloggio della vittima e non ha fatto nulla .- afferma Mirate - ha solo accompagnato un amico a Sanremo".
Il gip di Asti Giorgio Morardo aveva già convalidato il fermo per i due imputati trasmettendo però gli atti al tribunale di Imperia, competente per territorio, che ha rivalutato le due posizioni. Diotti, per il quale non esistono i gravi indizi di colpevolezza, e che aveva già ottenuto nelle settimane scorse la scarcerazione per essere posto agli arresti domiciliari, resta indagato in stato di libertà.
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