Ultimi ritardatari: altre 15 tartarughine nate ad Arma
Il conto totale degli esemplari nati nella cittadina balneare sale a 83. Continua il presidio 24 ore su 24
Continua a riservare sorprese il nido di caretta caretta sulla spiaggia Piccolo Lido di Arma di Taggia. Altre 15 tartarughine sono emerse dalla sabbia per guadagnare il Mar Mediterraneo la scorsa notte.
Ultimi ritardatari: altre 15 tartarughine nate ad Arma
La nuova schiusa, la terza da venerdì scorso, dalle 22:30 a poco dopo la mezzanotte. Sale, dunque, a 83 il conto dei piccoli rettili che hanno visto la luce (o meglio, il buio) sulla costa armese. A cavallo tra domenica e lunedì altre 8 tartarughine avevano affrontato la corsa al mare e tra venerdì e sabato l'emersione di massa. Gli esperti stimano che almeno 60 esemplari hanno raggiunto l'acqua durante il primo evento. A coadiuvare gli sforzi dei rettili, il corridoio di sicurezza allestito dalle autorità e l'amorevole presidio, ventiquattro ore su ventiquattro, dei biologi e dei volontari dell'Aps Delfini del Ponente, in collaborazione con l'Arpal, l'Acquario di Genova, Gruppo Ligure Tartarughe Marine, la Capitaneria di porto e, ovviamente, l'amministrazione comunale.
Il presidio resterà attivo ancora alcuni giorni, appunto per attendere altri eventuali ritardatari. la schiusa si è trasformata in un vero e proprio evento mediatico con la trasmissione, in streaming, delle immagini ella webcam puntata sul nido dell'associazione Quarto Quadrante, seguitissima. Al termine della schiusa, sarà realizzato un video che raccoglierà i momenti salienti e le immagini catturate dalle foto trappole posizionate sulla spiaggia Piccolo Lido dall'Associazione Wildlife in Valle Argentina. Quella di Arma è la seconda schiusa in Liguria del 2024. La prima, che ha preceduto di poco quella dell'Imperiese, a Laigueglia.
la Caretta caretta
Il nido scoperto da una bagnante impegnata in una passeggiata mattutina sul bagnasciuga che ha riconosciuto le tracce lasciate dalla tartaruga marina venuta a riva per deporre le uova, anche grazia ai numerosi pannelli informativi che costellano le spiagge liguri. Con l'aumento delle temperature dell'acqua, dovuta ai cambiamenti climatici, sempre più rettili depositano le uova sulle nostre spiagge. Diffusa in tutti i mari del mondo, ma soprattutto nel bacino del "Mare Nostrum", un tempo la Caretta caretta era molto comune, ora è un animale che gli esperti considerano minacciato. Le particolarità? Sono animali estremamente longevi e, nel corso della loro lunga vita e dopo migrazioni di migliaia di chilometri, sono in grado di localizzare la spiaggia di origine con estrema precisione. la stessa spiaggia nella quale torneranno a deporre, a loro volta, le uova. I biologi ritengono che i neonati siano in grado, una volta emersi, di "immagazzinare" le coordinate geomagnetiche del luogo della schiusa, probabilmente grazie a un organo specifico ospitato nel rostro delle tartarughe.
Gli scatti di Davide Avena