UN MIRACOLO POTRA' SALVARE IL 66ENNE LUCIANO GUGLIELMI VITTIMA DELLO SCHIANTO CON UN MIGRANTE

UN MIRACOLO POTRA' SALVARE IL  66ENNE LUCIANO GUGLIELMI VITTIMA DELLO SCHIANTO  CON UN MIGRANTE
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Ventimiglia - Solo un miracolo potrà salvare la vita a Luciano Guglielmi, 66 anni, il macchinista in pensione delle Ferrovie, che ieri in scooter ha travolto un migrante con lo scooter - il libico Mohammed Hani, di 26 anni - sbucato all'improvviso da un varco aperto nell'inferriata che divide la strada privata che porta al centro di accoglienza del Parco Roja, da via Fois, ovvero la superstrada di Bevera. Il migrante è morto ed ora è praticamente morto anche lo scooterista. Prima di averne la certezza o (si spera) la smentita, i medici dicono che bisogna attendere almeno una settimana.

Le sue condizioni sono apparse subito disperate e malgrado i tentativi di rianimarlo - avvenuti con successo - da parte del personale sanitario del 118 con i militi della Croce Azzurra, le sue condizioni sono apparse subito critiche e col passare delle ore sono peggiorate.

La scorsa notte, infatti, è stato trasportato in coma all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Molto conosciuto in città ed amato, così come la sua famiglia, Luciano era andato in pensione l'anno scorso e tra un mese nascerà il secondo nipotino. Centinaia di messaggi di cordoglio su Facebook, quasi tutti indirizzati al figlio Maurizio, verso il quale si sono stretti i tanti amici e conoscenti, che in queste ore di dolore cercano di dargli un appoggio morale. Stando a quanto finora ricostruito, a provocare l'incidente sarebbe stata l'incoscienza del migrante, uscito da un punto della carreggiata, dove mai più Luciano si sarebbe aspettato di vedere una persona. Colpa anche della scarsa illuminazione della strada.

Oggi, a testimonianza di quella tragica sera, sulla ringhiera resta un mazzo di fiori, per non dimenticare.

Fabrizio Tenerelli

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