Un tirocinio all'Istituto Internazionale di Diritto Umanitario con «Ispririamo la Pace»

Un tirocinio all'Istituto Internazionale di Diritto Umanitario con «Ispririamo la Pace»
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Presentato questa sera, alla sede dall'istituto Internazionale di Diritto Umanitario a Villa Ormond (Sanremo) il progetto «Ispririamo la Pace», un service dei Rotary  Club della Città  dei Fiori  (tra i club costruttori di pace) e della Liguria, con la collaborazione del prestigioso istituto sanremese e degli studenti del Liceo Cassini di Sanremo, arricchito dalla sezione dedicata alla musica che, nel campo specifico, ha fatto gli onori di casa. Presenti  Claudio Lacagnina, presidente del Rotary Club Sanremo, Gian Michele Gancia, PDG del distretto Rotary 2032 "Artigiani di Pace", Gian Luca Beruto, Segretario generale ad interim dell'IIHL e direttore del dipartimento Progetti Speciai e Claudio Dondi, direttore del Laboratorio per l'Educazione che ispira la Pace in seno all'istituto.

 

Un tirocinio all'Istituto Internazionale di Diritto Umanitario

Il cuore del progetto è  costituito da un tirocino di nove mesi all’interno dell'istituto di Dirtitto Umanitario di Sanremo, rivolto a uno studeente interessato, in futuro, a proseguire gli studi nel campo del Diritto Internazionale, finanziato con una borsa di studio Rotary. Per le selezioni si è chiuso a settembre un bando  che ha visto la giovane  Vanessa Oddino varcare le porte dell'IIHL. L'iniziativa si è rinnovata per il quarto anno consecutivo. Il concetto alla base del service rotariano sta, come ha spieato il presidente del club sanremese Claudio Lacagnina, nel tentativo di far germogliare, pr il futuro, i semi della pace che vengono piantati oggi, nell'idea rotariana di essere artigiani della pace, della concordia tra i popoli e le parti sociali e per un mondo migliore.

 

Le esperienze degli stagisti all'istituto Internazionale di Diritto Umanitario

"È  stata un'esperienza molto formativa- ha detto a Primalariviera Giacomo Tatulli, lo stagista "uscente" del progetto, iscritto al secondo anno della magistrale in International Relations a Genova- che mi ha permesso di vivere sul campo le teorie che ho appreso nel mio percorso accademico. Sono stato inserito nell'ambito militare e ho visto i confronti tra gli ufficiali delle forze armate di vari paesi, i rappresentanti della Croce Rossa internazionale, ne ho assorbito le dinamiche".

 

«Questa esperienza si inserisce nel solco della mia magistrale in Relazioni Internazionali- ha detto invece Oddino- sono stata assegnata ai progetti di pace. L'idea è quella di vedere come i valori civili della Comunità europea, applicati nella quotidianità, possano essere di supporto e portare sviluppo alle Comunità  più difficili»

 

 

I club "Costruttori di pace" e la guerra in medio oriente

I club costruttori di pace (quello sanremese primo ad aderire, in Italia, al sodalizio interno al Rotary) sono quelli che promuovono la costruzione di pace positiva, intesa come assenza di guerra in un contesto che raccoglie sotto l'ombrello dei diritti fondamentali altri aspetti, come la dignità del lavoro, la partecipazione alla vita democratica e l'onestà  delle istituzioni. L'idea era addirittura quella di fondare un club mediterraneo di Costruttori di Pace, un dialogo interrotto dai fatti del 7 ottobre, con l'attacco di Hamas a Israele, che ha distrubato il pacifico confrronto tra Israele, Turchia, Giordania e altri paesi del medio oriente in seno ai vari Rotary Club (tra i costruttori di pace anche club egiziani e israeliani), nella difficoltà,  ammettono dal distretto Rotary,  a cogliere la differenza tra i terroristi di Hamas e il popolo palestinese, coinvolto nel fuoco incrociato nella dura rappresaglia dell'IDF, da parte di alcuni degli interlocutori (con dimissioni dal sodalizio). Le affermazioni, a livello internazionale, del Rotary, che ha espresso vicinanza alle popolazioni, tutte, strette nel vortice della violenza a margine della nuova crisi in medio-oriente accompagnate, anche, alla conndann alle attività terroristiche del gruppo politico e paramilitare che dal 2007  controlla la Striscia di Gaza, exclave dell'Autorità Nazionale Palesinese. «Lo scopo- dicono dal Club, rivolto ai giovani studenti del Cassini- è ripristinare questo dialogo».

 

"Le molte facce della pace"

«Siamo riusciti a fare questo incontro- Gian Luca Beruto segrtario generale ad interim IIHL- per presentare questa esperienza di duee studenti,  in una organizzazione privata che si occupa di temi internazionali, anche di pace. Qui a Sanremo, tuttavia,  preferiamo parlare di dialogo, perché avendo come interlovutoi dei militari, la pace assume diverse declinazioni, come le operazioni di peacekeeping».

Davide Izetta

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Vanessa e Giacomo

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