Una cerimonia per ricordare il questore Palatucci, morto a Dachau come "Giusto tra le nazioni"
La questura di Imperia ha voluto ricordare, nell’anniversario della sua morte, avvenuta il 10 febbraio 1945, la figura di Palatucci
Palatucci salvò la vita a migliaia di ebrei
Con una cerimonia, che si è svolta alle 9, nei giardini della scuola media Biancheri di Ventimiglia, la questura di Imperia ha voluto ricordare, nell’anniversario della sua morte, avvenuta il 10 febbraio 1945 nel campo di concentramento di Dachau, la figura di Giovanni Palatucci, l’ex questore di Fiume, riconosciuto “Giusto tra le Nazioni” dallo Yad Vashem di Gerusalemme, che salvò migliaia di ebrei dalla deportazione.
In suo onore è stata scoperta una targa ed è stato piantato un albero
Presenti alla cerimonia: il sindaco della città di confine Gaetano Scullino, con il prefetto di Imperia Armando Nanei; il questore di Imperia Giuseppe Felice Peritore e numerose autorità civili, militari e religiose. Palatucci venne inoltre insignito della Medaglia d’Oro al Valore Civile alla memoria dello Stato italiano per aver salvato dal genocidio migliaia di ebrei.
A Fiume si trovò, infatti a dover affrontare e gestire la situazione dei profughi
che dai Balcani arrivavano in Italia, quasi tutti ebrei, e l’impatto che le leggi razziali ebbero sulla popolazione ebraica. Riuscì a organizzare una rete di prima assistenza per salvare i perseguitati dalla deportazione nazista e per questo motivo venne deportato nel campo di sterminio di Dachau. Morì a 36 anni, a pochi giorni dalla Liberazione.
Nell’ambito delle iniziative a livello nazionale per ricordare la sua figura, la Questura di Imperia gli ha voluto dedicare una targa ed un albero di ulivo, simbolo di pace, salvezza e prosperità per le generazioni future. Presenti anche una rappresentanza di studenti della scuola e dell’Anps di Ventimiglia, che assieme al Comune di Ventimiglia hanno finanziato i costi dell’opera, della targa e dell’ulivo.