Una raccolta firme per dire no all'invio di armi in Ucraina
Fermare l'escalation con tre referendum di iniziativa popolare. L'obiettivo sono le 500mila firme
Si comunica alla cittadinanza che il giorno sabato 17/06/2023 dalle ore 9.00 alle ore 13.00 in Via San Giovanni a Imperia sarà presente il banchetto per firmare a sostegno dell'iniziativa di 3 referendum popolari che si pongono l'obiettivo di fermare l’invio di armi in Ucraina da parte del nostro Paese e interrompere l'attuale escalation bellica che rischia di sfociare in un conflitto mondiale.
Una raccolta firme per dire no all'invio di armi in Ucraina
«L’obiettivo- comunicano gli organizzatori- è affermare un netto dissenso dei cittadini all’invio di armi da parte del nostro paese verso l’Ucraina per convergere tutti gli sforzi nell'avvio di dialoghi diplomatici di Pace a favore di una tregua immediata da proporre nelle più alte sedi internazionali. In questo scenario, nel nostro Paese si riducono le risorse per la sanità pubblica e se ne stanziano sempre di più per gli armamenti, dato straordinariamente confermato anche dall’ultimo documento di Programmazione Economica ( +12 mld per spesa militare, -2 mld in spesa sanitaria per il 2023, +2 mld. per spesa militare, -2 mld. in spesa sanitaria per il 2024) In pratica, le nostre risorse vengono convogliate per strumenti di morte a discapito del miglioramento della salute e della qualità della vita.»
La campagna referendaria di iniziativa popolare senza bandiere politiche e' promossa dai comitati "Ripudia la Guerra" e "Generazioni Future" sotto il nome comune "Italia per la Pace", la raccolta firme terminerà il 15 luglio e l'obiettivo è raggiungere le 500.000 firme.
"Impedire questa follia"
«È necessario dare un segnale- spiegano- forte per impedire questa follia e proteggere la vita e il futuro delle nostre generazioni. La consultazione popolare rappresenta l'unico mezzo concesso dalla nostra Costituzione per far sentire la voce del popolo e opporsi alle scelte belligeranti intraprese dal nostro Paese, pertanto invitiamo a unirsi all'iniziativa tutti i cittadini che non credono nell'insistente sostegno ai conflitti in corso tramite l'invio di armamenti».
Nello specifico, le proposte di Referendum sono tre, due dedicate all’anti-militarismo e la terza alla difesa del principio che la sanità debba essere pubblica.
Le tre proposte di referendum sull'invio di armi in Ucraina
Il primo referendum, proposto dal comitato "Generazioni future", è volto ad abrogare la deroga alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari a paesi in stato di conflitto armato. Se vince il Sì viene annullata la decisione di inviare armi alle autorità governative dell’Ucraina.
Il secondo referendum, proposto dal comitato "Ripudia la Guerra" è volto ad impedire che il Consiglio dei Ministri, in autonomia, possa decidere l’invio di armi in territori di guerra. Se vince il Sì occorrerà invece una legge formale votata dal parlamento per derogare all’invio di armi in teatri di guerra in essenza di preventivi accordi internazionali.
Il terzo quesito referendario, infine, proposto da "Generazioni Future", si prefigge di garantire e tutelare il servizio pubblico a beneficio della salute collettiva e individuale di tutti i cittadini. Se vince il Sì i privati, pur concorrendo efficacemente al sistema sanitario nazionale, non potranno più determinare le priorità della pianificazione.
E' già possibile firmare tutti e tre i quesiti referendari recandosi negli uffici elettorali di tutti i Comuni della provincia di Imperia.
La mappa del luogo