Una raccolta fondi per avere un figlio, coppia tenta la carta della fecondazione assistita
Una coppia di quarantenni ha pubblicato una raccolta fondi sul portale Gofundme per affrontare le spese della fecondazione assistita
La coppia di Bordighera vorrebbe "giocare" la carta della fecondazione assistita
Una coppia di quarantenni di Bordighera ha pubblicato una raccolta fondi sul portale Gofundme per affrontare le spese della fecondazione assistita e avere un figlio. Protagonisti sono: Valentina Sangiovanni, ex titolare di un negozio di ortofrutta a Ventimiglia chiuso per le conseguenze del Covid e del caro energia ed Emilio Leonetti, giardiniere.
L’idea di procedere privatamente nasce dal fatto
che tramite servizio pubblico, è vero che significa pagare di meno, ma le liste di attesa sono almeno di un anno e mezzo; mentre i tempi si accorciano notevolmente rivolgendosi ai privati, a discapito, però, dei costi molto alti.
“Abbiamo provato a rivolgerci al servizio pubblico - racconta Valentina - il ticket è di cinquecento euro per ciascun tentativo, però le liste di attesa sono infinite. Così ci siamo rivolti privatamente a Genova, i tempi sono più brevi, ma il ticket è di 2.500 euro, a cui bisogna aggiungere il costo di una serie di terapie preliminari”.
Ovviamente la garanzia di successo non esiste
e procedere a un secondo tentativo è come puntare la stessa cifra sul “rosso” o sul “nero” e sperare che esca, come nella roulette, il risultato sperato. Come mai avete pubblicato questa raccolta fondi e perché questa fretta? “Avevo un negozio di frutta e verdura a Ventimiglia, ma ho dovuto chiudere per colpa del covid - spiega Valentina -. Erano più i debiti che altro: prima il lockdown, poi il vertiginoso aumento delle utenze. Sulla fretta: ho già quarant’anni e, purtroppo, l’età feconda di una donna non è infinita”.
Fabrizio Tenerelli