Una raccolta fondi per il Soccorso alpino in memoria di Simone, ucciso da una slavina
Da un evento triste a una raccolta benefica, che potrà essere di aiuto per soccorrere persone in difficoltà nelle zone impervie di Pieve di Teco
Da un evento triste a una raccolta benefica, che potrà essere di aiuto per soccorrere persone in difficoltà nelle zone impervie di Pieve di Teco. E’ la dolorosa storia di Simone Rossi, 43 anni, di Alassio.
Siamo a Monesi, nello scorso mese di marzo
Simone sta facendo un'escursione di scialpinismo sulla vetta del Redentore. Partito da solo, lungo il percorso incontra altre persone. Sono in sei (tutti scialpinisti con una certa esperienza) quando una slavina li travolge. Gli altri cinque riusciranno a salvarsi, ma lui no. La sua morte getta nel dolore le tante persone che lo conoscevano e che gli volevano bene.
Era, infatti, molto conosciuto. Nella città del Muretto era stato anche assessore
Simone, però in qualche modo continuerà a frequentare la montagna al fianco dei tecnici del Soccorso alpino della stazione di Pieve di Teco. In suo nome e in suo ricordo, la famiglia ha indetto una raccolta fondi, che ha permesso di donare 7.300 euro al Soccorso alpino, che ha così potuto acquistare diverse attrezzature, tra cui una barella Kong Lecco.
"Sono tutti ausili che ci permetteranno di rendere sicura più performanti i nostri interventi nell'interesse soprattutto delle persone che avranno bisogno del nostro aiuto - dice Ludovico Ramella, capostazione del Soccorso alpino di Pieve di Teco -. Il contributo che ci è stato donato è stato davvero importante. Da una parte siamo stupiti, dall'altra no perché Simone che alcuni di noi conoscevano anche bene era una persona davvero benvoluta da tutti".
La stazione di Pieve di Teco del Soccorso alpino è nata nel 2022. Ad oggi conta oltre venti.tecnici specializzati per operare in ambiente impervio. La stazione è intitolata a Matteo Grollero. Il medico del 118 e soccorritore scomparso nel 2021.
Fabrizio Tenerelli