Undici nuovi Tutor in autostrada. Ora sono una trentina con quelli riattivati a luglio

Ecco dove sono posizionati quelli in Liguria e nel resto d'Italia. Nuovi tutor iù sicuri, precisi e veloci

Undici nuovi Tutor in autostrada. Ora sono una trentina con quelli riattivati a luglio
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Tornano in funzione i tutor di Autostrade, in particolare i 4 sistemi di rilevamento della velocità posizionati su A4, A7, A26 e A10 e "spenti" nell'aprile scorso per un contenzioso tra Autostrade e il detentore del brevetto, l'azienda Craft.

Quindi tutor di nuovo in funzione sull'A7 Genova Serravalle, sull'A26 Voltri Gravellona Toce (quattro in totale) che si aggiungono ad altri 7 spari per la penisola. A questi si aggiungono i 22 già ripristinati lo scofffso 27 luglio dopo il blocco generalizzato.

Nuovi tutor di ultima generazione. Ecco dove sono gli ultimi 11

I nuovi Tutor di ultima generazione (più sofisticati e sicuri) si chiamano SICVe PM e a progettarli è stata Autostrade Tech.
Si trovano sulla A10, in provincia di Savona, fra Albisola e Celle Ligure (direzione Est); sulla A26 Voltri-Gravellona Toce, fra Masone e Massimorisso (in direzione Sud); sulla A14  nel tratto Faenza-Forlì, fra Cesena e Valle del Rubicone (direzione Sud) e fra Valle del Rubicone e Rimini;  sull'autostrada A1, nel tratto Badia-Firenzuola, lungo l’allacciamento per Roma Sud e Colleferro (direzione Sud), fra San Vittore e Caianello; sulla A16 fra Monteforte e Avellino Ovest (direzione Est) e sulla A30 tra gli svincoli di Sarno e Nocera-Pagani (direzione Sud) e tra Sarno e Nocera Pagani.

Il sistema del tutor era stato introdotto in Italia nel 2004 ed era attivo su oltre 2.500 chilometri di strade. Secondo Autostrade per l’Italia il sistema ha permesso di “ridurre del 70% il numero dei morti sulla rete autostradale, grazie ad una diminuzione del 25% della velocità di picco e del 15% di quella media”.

«L’introduzione del nuovo sistema Tutor e di sempre più tratte di suo utilizzo è un’ottima notizia per la sicurezza stradale — spiega il direttore di tutte le Specialità della Polizia di Stato, prefetto Roberto Sgalla — perché i dati dimostrano la sua grande utilità. Auspichiamo che venga installato in tutti i tratti dove gli indici di incidentalità e mortalità sono alti perché è attualmente la migliore tecnologia che abbiamo. È indispensabile scegliere alcune strategie per aumentare la sicurezza stradale in Italia perché siamo ancora lontani dall’obiettivo impostoci dall’Europa e, oltre alla diffusione del Tutor, occorre intervenire con un nuovo codice della Strada che sia al passo con i tempi e i nuovi fenomeni come la distrazione. Un primo importante passo è stato il previsto aumento dell’organico destinato alle specialità di Polizia».

Il prefetto Roberto Sgalla
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