Urso contro Rivieracqua: "Chiediamo le scuse ai cittadini"
Il sindaco di San Bartolomeo, furioso. "Per fortuna l'episodio è accaduto in bassa stagione
Anche il sindaco di San Bartolomeo al Mare, Valerio Urso, si scaglia contro Rivieracqua, a margine del prolungamento di alcuni lavori che hanno lasciato il borgo senza la risorsa. Nel mirino le modalità di comunicazione della società che gestisce il comprarto idrico della provincia. Il sindaco ha inviato una lettera a Rivieracqua e al Commissario per l'Ato idrico Claudio Scajola.
Urso contro Rivieracqua: "Chiediamo almeno le scuse ai cittadini"
«Con la presente- scrive Urso- voglio manifestare il fermo disappunto riguardo alle modalità con cui è stata gestita la fase di informazione e comunicazione circa gli eventi di cui all’oggetto, anche se in parte imprevedibili. Dalla Vs. nota sembrerebbe che già nella serata di lunedì fossero emerse circostanze tali da non poter confermare la previsione iniziale di conclusione dei lavori entro la serata del medesimo giorno. Non è quindi chiaro il motivo per cui la prima informativa sul protrarsi dei lavori e sulla conseguente necessità di dover mettere temporaneamente fuori servizio la condotta Roja 1 sia giunta via PEC al protocollo del Comune solo alle ore 17:45 di martedì 21 marzo, ad uffici chiusi, quando ormai in molte zone del paese dai rubinetti delle abitazioni non scendeva più acqua».
"Comunicazione senza ignorare il comune"
«Da parte della Direzione di Rivieracqua- prosegue il sindaco- auspico innanzitutto un comunicato di scuse nei confronti dei cittadini, poi chiedo che si instauri rapidamente una nuova fase, che preveda un protocollo di informazione e comunicazione più snello e capillare, nel quale la figura del cittadino-utente venga posta al centro, senza peraltro ignorare il ruolo dell’Ente Comunale che attraverso i canali on-line, le Associazioni di Volontariato, la presenza sul territorio, può a sua volta, se allertato in tempo utile, attivare iniziative a tutela dei cittadini e soprattutto delle fasce deboli, degli anziani, dei giovani, può riorganizzare i servizi scolastici e sociali, ecc.»
"Per fortuna è accaduto in bassa stagione"
«Infine, evidenzio che fortunatamente l’evento è accaduto in un periodo di bassa stagione, con la stragrande maggioranza delle attività di ristorazione e ricettive ancora chiuse. In caso contrario- conclude Urso- avremmo avuto un danno economico non facilmente quantificabile, al quale si sarebbe anche aggiunto un ulteriore e non indifferente danno d’immagine, con ripercussioni negative su più fronti.»