Vaccini: scarsa adesione dei sessantenni in provincia, forse per effetto AstraZeneca
E' quella dei sessantenni la fascia che finora ha dato una minore risposta alla campagna vaccinale contro il Covid
La fascia dei sessantenni è quella che ha aderito meno
E' quella dei sessantenni la fascia che finora ha dato una minore risposta alla campagna vaccinale contro il Covid. Al momento, infatti, la percentuale, che ha aderito, è di poco superiore al cinquanta per cento e non si esclude che possa, in parte, avere inciso la recente campagna mediatica sugli effetti collaterali di AstraZeneca. Ad annunciarlo, stamani, è stato il direttore generale di Asl 1, Silvio Falco, a margine della presentazione di due progetti di agricoltura sociale, nell'auditorium della direzione sanitaria di Bussana, a Sanremo.
Le dichiarazione del direttore generale di Asl 1
"Mentre con gli ultra ottantenni siamo arrivati sopra l'85-90 per cento e con i settantenni ci stiamo avvicinando, con i sessantenni siamo appena oltre il 50 per cento e su questo c'è ancora bisogno di incidere - ha dichiarato -. Non so se dipenda dalla scelta del vaccino (AstraZeneca oppure Johnson & Johnson, ndr), anche se in realtà devo dire, che in tutto il nord Italia l'AstraZeneca ha dato ottimi risultati. Quindi, è una paura infondata".
Riguardo il personale sanitario no-vax
Falco ha affermato: "C'è un decreto legge, che sta per essere convertito in legge, passerà al Senato e alla Camera. A quel punto c'è un iter già istruito e se non cambierà nulla si andrà avanti". Falco, però, precisa pure che: "Sul personale no vax bisognerà distinguere anche tra chi ha avuto il Covid e deve quindi attendere novanta giorni, prima di essere vaccinato e chi non si è vaccinato, perché vulnerabile o per problemi di salute".