VENTIMIGLIA: 41 MIGRANTI STIPATI IN CONDIZIONI DISUMANE CHIUSI COL LUCCHETTO NEL FURGONE/ 2 ARRESTI/ VIDEO
Imperia - Sono undici gli arresti messi a segno dalla Polizia di Frontiera di Ventimiglia e dalla Squadra Mobile di Imperia, con l'accusa favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, nell'ambito della vasta inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano che ha portato all'esecuzione di 34 misure cautelari. In manette sono finiti passeur in prevalenza afgani, albanesi, egiziani e del Burkina Faso.
In particolare si segnala l'episodio di due cugini albanesi poco più che ventenni: Neri e Redon Shametaj, di 21 e 22 anni, che pochi giorni fa, a bordo di un furgone "Renault Master" trasportavano 41 migranti africani, tra i 20 e i 30 anni, in condizioni proibitive, chiusi nel cassone posteriore con la porta assicurata da un lucchetto.
Quest'ultimi - che dovranno rispondere dell'aggravante del trattamento disumano - rischiano pene dai 5 ai 15 anni. In un primo tempo, gli agenti hanno arrestato Neri (il passeggeri), mentre venerdì scorso hanno catturato anche Redon, colpito da una misura cautelare, riuscito a fuggire la notte del fermo del veicolo. "Era un'organizzazione di oltre 35 persone che curava questi viaggi della speranza o della disperazione", ha affermato questo pomeriggio il Questore di Imperia, Leopoldo Laricchia, nel corso della presentazione dell'operazione. "E' stata un'indagine volta a disarticolare un'organizzazione criminale transnazionale - ha aggiunto il capo della Squadra Mobile di Imperia, Giuseppe Lodeserto - che non prescindere dall'attività tecnica e di intelligence".
GLI ALTRI PARTICOLARI DELL'OPERAZIONE
Maxi operazione della Polizia di Stato contro il fenomeno del traffico dei migranti. E' stata sgominata in Lombardia una banda di presunti trafficanti operante a livello internazionale. Una ventina le persone arrestate, quasi tutte di nazionalità straniera. Le operazioni, coordinate e dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, hanno interessato diverse province, nonché la zona di frontiera di Ventimiglia. Le indagini, partite dal Cremonese e durate quasi due anni, sono state svolte dalla Squadra Mobile.
Sono 34 le ordinanze di custodia emesse nell'ambito dell'indagine di Cremona contro il traffico di migranti, alcune a carico di cittadini italiani. Lo ha spiegato in conferenza stampa, il procuratore aggiunto di Milano Ilda Boccassini. Diciotto quelle eseguite. I vertici dell'organizzazione erano egiziani e afghani e, in misura minore, albanesi, sudanesi e tunisini. Una quarantina di profughi stipati in un furgone che "quando e' arrivata la polizia, avevano difficolta' a respirare".
Così gli autori delle indagini che hanno portato all'emissione di 34 ordinanze di custodia cautelare per traffico di migranti, descrivono le condizioni delle vittime quando arrivavano a Ventimiglia. Gli arrestati sono accusati di avere organizzato viaggi "del dolore", così le definisce il procuratore aggiunto Ilda Boccassini, dalla Sicilia al confine francese passando per Milano che era la base logistica.
L'accusa è quella di associazione a delinquere finalizzata all'immigrazione clandestina con l'aggravante della transnazionalità. Itinerari che, nella loro versione 'completa' costavano dai 500 ai 1.000 euro, ai quali va aggiunto il denaro che queste persone pagavano per muoversi dal loro paese d'origine.
IL VIDEO REALIZZATO DALLA POLIZIA
LA VIDEO INTERVISTA AL QUESTORE DI IMPERIA LEOPOLDO LARICCHIA
LA VIDEO INTERVISTA A GIUSEPPE LODESERTO (SQUADRA MOBILE) E MARTINO SANTACROCE (POLIZIA DI FRONTIERA)