VENTIMIGLIA: IL 4 MARZO, TUTTI INCATENATI PER "CHIUDERE IL CENTRO DI ACCOGLIENZA DEL PARCO ROJA"
Ventimiglia - "Tutti incatenati per dimostrare all'opinione pubblica, che siamo prigionieri in casa nostra e che ci troviamo di fronte a una situazione che sta generando". A parlare è il segretario cittadino della Lega Nord, a Ventimiglia, Andrea Spinosi, che in questi giorni sta organizzando una manifestazione di protesta, finalizzata a chiedere la chiusura del centro di accoglienza del Parco Roja.
L'appuntamento è per sabato 4 marzo, davanti al passaggio a livello di Tenda, di fronte a un simbolo di questa emergenza migranti ovvero la chiesa delle Gianchette, che l'estate scorsa ha ospitato centinaia di stranieri provenienti da ogni parte dell'Africa e che oggi dà asilo a famiglie, in prevalenza eritree, composte da donne bambini. L'evento è aperto ai comitati di quartiere e alle associazioni di categoria, che in questa maniera vogliono far sentire il proprio disappunto contro la situazione che si è venuta a creare in città.
"Il Parco Roja - spiega Spinosi - è ormai diventato un punto di riferimento nazionale, con Ventimiglia che non è più un imbuto, ma un tappo di fronte al quale si fermano migliaia di clandestini, perchè i francesi hanno bloccato gli ingressi nel loro Paese. C'è chi cerca un lavoro ed anche chi ha problemi con la giustizia. Credo questa città abbia già ampiamente dato delle risposte in termini di solidarietà e che lo abbia fatto in modo esemplare". Prosegue Spinosi: "Ora ritengo che sia giunto il momento di dire basta. Le proteste sui social bastano e avanzano. Quella di sabato 4 marzo sarà una manifestazione pacifica che avviene in una zona simbolo della città e con la quale chiediamo di arrestare questo flusso di gente che non fa altro che alimentare il mercato dei passeur e basta". Nel mirino ci sono anche le condizioni igieniche della città. "L'abbandono è sotto gli occhi di tutti - conclude Spinosi -. Con questa manifestazione vogliamo dare il via a un percorso per rendere di nuovo vivibile questa città".
Fabrizio Tenerelli
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