Ventimiglia intitola una piazza a Falcone e Borsellino

Ventimiglia intitola una piazza a Falcone e Borsellino
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Falcone e Borsellino

Sarà inaugurata, donani (giovedì 23), alle 15, a Ventimiglia, la piazza intitolata ai magistrati antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e agli agenti delle loro scorte. Il sindaco della città di confine, Gaetano Scullino lo aveva gridato dal palco, con alle spalle proiettata la fotografia di Falcone e Borsellino, il giorno della chiusura della campagna elettorale, quando sostenendo che lui non voleva i voti dei mafiosi e aveva preannunciato che, se fosse stato eletto per la seconda alla guida di Ventimiglia, avrebbe intitolato una piazza ai due magistrati.

Promessa mantenuta. "Saremo onorati della partecipazione all’evento di Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso dalla mafia, il 19 luglio 1992, nella strage di Via D'Amelio insieme a cinque componenti della sua scorta, e del presidente del Movimento Agende rosse, Salvatore Borsellino".

Paolo Borsellino, insieme al proprio collega e amico Giovanni Falcone, ucciso dalla mafia, poco prima di Borsellino, il 23 maggio 1992, nella strage di Capaci, insieme alla moglie Francesca Morvillo e ai tre uomini della scorta: "Devono essere ricordati tra le personalità più importanti e prestigiose nella lotta alla mafia in Italia e a livello internazionale". Aggiunge Scullino: "Voglio che siano ricordati anche qui a Ventimiglia e in Provincia di Imperia dove le recenti sentenze della Cassazione hanno confermato l'esistenza sul territorio di aderenti alla criminalità organizzata calabrese. Tutti dobbiamo sapere come sia facile che il malaffare, la criminalità possa infiltrarsi in territori sani come lo è la Liguria, dobbiamo essere chiari nel respingere ogni atteggiamento anche solo culturalmente mafioso".

Secondo Scullino bisogna: "informare costantemente del pericolo mafia e la targa che intitolerà domani la piazza lo ricorderà, ricordando i due grandi servitori dello stato Falcone e Borsellino ma anche i loro agenti delle scorte: Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani morti insieme a Giovanni Falcone e alla moglie. E poi gli agenti della scorta di Paolo Borsellino: Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e anche prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio, ndr), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina".

E poi. ”Servitori dello Stato morti per combattere la mafia e che ci hanno fatto scoprire in modo evidente quanto essa sia in grado di infiltrarsi anche nei territori sani spacciando droga, armi, prostituzione e compiendo altri efferati crimini. Con forza sempre contro l'illegalità e vicini alle forze dell’ordine”, conclude il sindaco a nome di tutta la sua amministrazione".

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Nella foto, il murales inaugurato alle scuola professionali, l'estate scorsa

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