Ventimiglia: Ioculano revoca l'ordinanza che vieta di dare cibo ai migranti e in un video spiega il perchè lo ha fatto
Ventimiglia - "Nell'ordinanza che avevo emesso si dava per intesa la capacità nel campo della Croce Rossa di dare accoglienza e assistenza alle persone in transito. In questo momento, per la prima volta questa capacità di assistenza è venuta per un momento meno perché si è raggiunto il limite massimo di capienza. A questo punto, si capisce che l'ordinanza non regge più".
In un discorso pubblicato sul sito del Comune di Ventimiglia e sul proprio profilo Facebook, il sindaco di Ventimiglia, Enrico Ioculano (Pd), a pochi giorni dalla manifestazione della sinistra intellettuale, che si riunirà a Ventimiglia, domenica prossima, spiega il perchè ha revocato l'ordinanza che vietava la somministrazione di cibo ai migranti. Molti hanno inteso questo gesto come una sconfitta del sindaco, accusato di aver ceduto ai ricatti di una sinistra "buonista" che lo aveva criticato proprio per via di questa ordinanza, risalente all'agosto scorso.
Ecco cosa ha aggiunto il primo cittadino: "E' uno strumento, lo abbiamo sempre detto, e non è un'ordinanza ideologica. Nel momento in cui il contesto cambia anche questo strumento non può più funzionare: deve essere rivisto. Benissimo, a questo punto stiamo lavorando con le associazioni... Ricordiamoci che stiamo lavorando su un equilibrio dei diritti: popolazione residente e popolazione migrante al contempo. Invito tutti coloro che oggi si lamentano della revoca, ma prima altri si sono lamentati dell'ordinanza, a informarsi: la maggioranza di questi non ha mai letto quelli che erano realmente i contenuti, a capire quello che è il contesto in cui oggi ci si muove e quelle che sono le motivazioni. Noi continueremo a lavorare per far sì che ci sia una gestione, la più opportuna, la più congrua possibile assistenza e rispetto dei diritti di coloro che vivono oggi qua e invitiamo davvero tutti quanti ad essere collaborativi e ad evitare inutili polemiche".
ECCO IL VIDEO DEL SINDACO