VENTIMIGLIA: MINACCIA DI MORTE IL SUOCERO E LA POLIZIA GLI TROVA IN CASA UN ARSENALE/ ARRESTATO

VENTIMIGLIA: MINACCIA DI MORTE IL SUOCERO E LA POLIZIA GLI TROVA IN CASA UN ARSENALE/ ARRESTATO
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Ventimiglia - Un bosniaco, di 50 anni, residente a Nizza, che nei giorni scorsi, al telefono, aveva minacciato di morte il suocero, che si trovava da alcuni mesi a Belgrado, in Serbia, è stato arrestato dagli agenti del commissariato di Ventimiglia, che lo hanno trovato in possesso di un arsenale nascosto in casa, composto da quattro fucili e altrettante pistole, coltelli e munizioni. E' stato quest'ultimo, al rientro a Ventimiglia, dove abita, a recarsi in polizia per denunciare quando avvenuto all'estero.

Da una rapida indagine, la polizia scopre che il bosniaco, incensurato in Italia, ma con precedenti in Francia, per violenza, minacce e danneggiamento, qualche tempo prima era stato visto maneggiare un'arma nei pressi del proprio domicilio, di Ventimiglia, dove abita assieme alla moglie, una francese di 45 anni, formalmente abitante a Nizza. Parte così una perquisizione domiciliare, che viene estesa alle pertinenze dell'abitazione, quasi una fattoria situata in un'area collinare di campagna, circondata da un esteso terreno agricolo, con vicine pertinenze per il ricovero di animali, galline e pecore, e per la custodia degli attrezzi da lavoro.

Alla fine, gli agenti trovano le armi, tutte illegalmente detenute: quattro fucili, calibro 22 e 12, che erano stati nascosti tra gli indumenti di un armadio della camera da letto; quattro pistole del tipo revolver a tamburo, sia a canna lunga che a canna corta, scoperte ben celate nel soggiorno, dietro alcuni libri appositamente posizionati per occultarle; tre coltelli di grandi dimensioni, con lame di: 10, 16 e 22 centimetri. E poi, vengono recuperate 150 cartucce di diversi calibri (6, 12 e 22) e diversi otturatori per silenziatori e attrezzi per la pulizia e la manutenzione delle armi.

Gli agenti hanno potuto constatare che la cura adottata per la loro conservazione era evidentemente ben superiore a quella dedicata all'abitazione. L'uomo, subito arrestato, dovrà rispondere di detenzione illegale di più armi comuni da sparo. La coniuge, invece, è stata indagata in stato di libertà per il reato di favoreggiamento personale avendo sostenuto il marito con complici silenzi per aiutarlo ad eludere le indagini a suo carico.

I riscontri e le verifiche sull’identità e sui precedenti di Polizia sono stati compiuti con particolare attenzione dagli investigatori diretti dal Vice Questore dr. Saverio Aricò, secondo le specifiche direttive antiterrorismo emanate dal Questore di Imperia dr. Leopoldo Laricchia. Da alcuni mesi infatti è stata elevata la soglia di attenzione in tutti i controlli di Polizia, anche in quelli di natura ordinaria. Le indagini proseguono sui contatti, le frequentazioni e gli eventuali collegamenti con la criminalità italiana e francese dell’uomo arrestato..

Fabrizio Tenerelli

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