Ventimiglia: raffica di sequestri di mezzi targati Montecarlo guidati da frontalieri italiani

Raffica di sequestri da parte delle autorità italiane

Sono almeno cinque i veicoli, ma la lista è destinata crescere, nelle prossime ore, sequestrati in una settimana a lavoratori frontalieri residenti in Italia, ma sorpresi a circolare nel nostro Paese con mezzi targati Principato di Monaco. Secondo quanto sostenuto dal segretario dei Frontalieri Autonomi Intemelii, Roberto Parodi, consisterebbe in un errore contenuto nel decreto attuativo all'emendamento del cosiddetto "Decreto Salvini", che vietava a chi residente in Italia di circolare con veicoli di targa straniera. Per i Paesi Ue il problema si è potuto risolvere con una semplice dichiarazione del datore di lavoro, il quale dichiara di aver ceduto il mezzo aziendale al dipendente, ad esempio per spostarsi in Italia per motivi di lavoro.

Ecco cosa accade

Ma Montecarlo è Paese extra UE. Per questo motivo, l'estate scorsa, è stato approvato un emendamento al Decreto Semplificazioni, appunto per ovviare a questo problema. Tuttavia, nei decreti attuativi, per farla breve, anziché indicare nelle eccezioni: i lavoratori frontalieri e i lavoratori autonomi, vengono indicati i lavoratori frontalieri lavoratori autonomi.

Secondo quest'ultima interpretazione, però, sembra che possano soltanto i lavoratori frontalieri autonomi. Così specie in questo periodo di intensificazione dei controlli in ingresso dalla Francia, per l'emergenza sanitaria, sono scattati diversi sequestri, con verbale di 500 euro, se pagato entro cinque giorni. Quasi tutti hanno deciso di presentare ricorso e il numero di sequestri che conosciamo si basa su quanti si sono rivolti all'associazione. Tra l'altro la procedura per riconsegnare alla ditta il mezzo sequestrato è molto complessa e passa attraverso la Motorizzazione e i Consolati.