"Ventimiglia, vergogna, sei peggio di una fogna": i no border manifestano per la solidarietà ai migranti
L'evento rientra nel "Transborder Camp Ventimiglia" una manifestazione di tre giorni organizzata dal collettivo "Progetto 20k"
"Ventimiglia, vergogna sei peggio di una fogna"
"Ventimiglia, vergogna, sei peggio di una fogna", "Stop accordi con la Libia, Ue complice delle deportazioni", "Open the border" e "Freedom": sono alcuni degli slogan mostrati da una cinquantina di gruppo di no border, che nel pomeriggio ha improvvisato un corteo per la libera circolazione dei migranti in Europa. I manifestanti sono partiti da piazza della Stazione, per giungere a piedi davanti al Comune di Ventimiglia, dopo aver percorso a piedi via della Repubblica.
L'evento rientra nel "Transborder Camp Ventimiglia" una manifestazione di tre giorni organizzata dal collettivo "Progetto 20k", dal 15 al 17 luglio, che prevede tavole rotonde camminate nei sentieri e anche questo inaspettato corteo, nel quale non hanno risparmiato insulti alla città, definendola una fogna e un ghetto.
"Ieri pomeriggio e ieri sera abbiamo provato a dare un significato diverso al punto della distribuzione, in cui ci troviamo tutti i giorni - ha affermato una manifestante, durante un comizio tenutosi, davanti al municipio di piazza della Libertà - un luogo disumano e disumanizzato dall'abbandono delle istituzioni ventimigliesi rispetto alle popolazioni in transito. Abbiamo provato a riunirci lì non solo per distribuire un pasto caldo dei vestiti e delle ricariche elettriche alle persone in transito, ma anche per riunirci a un'assemblea politica, che provi a costituire una comunità mista, meticcia, che cerca nella prassi quotidiana di abbattere le frontiere che ci dividono".
E ancora: "Non è stato possibile, perché risulta troppo pericolosa questa unione per le forze dell'ordine che si sono schierate con camionetta in tenuta antisommossa, pronti a caricarsi, perché risulta pericolosissima questa unione". A un certo punto, mentre si parlava di libera circolazione alle frontiere, il comizio è stato interrotto da un corso che gridava "assassini".
Il video con gli insulti alla città