Vertice in Prefettura a Imperia sul piano di accoglienza dei profughi ucraini
Sul tavolo: il piano di assistenza umanitaria, dunque vitto, alloggio e istruzione scolastica per i minori; ma anche quella sanitaria
In prefettura a Imperia un vertice sul piano di accoglienza
Il piano di assistenza umanitaria, dunque vitto, alloggio e istruzione scolastica per i minori; ma anche quella sanitaria, riguardante soprattutto il ciclo vaccinale, sono stati i principali punto all’ordine del giorno di un vertice, che si è tenuto in Prefettura a Imperia, presieduto dal prefetto Armando Nanei e al quale hanno partecipato enti e istituzioni interessati, a partire dai vertici delle forze dell’ordine e l’Asl.
“Credo che questa emergenza debba essere affrontata in maniera corale- ha affermato il prefetto, al termine del Comitato - con la partecipazione di tutti gli enti che possono dare un contributo per alleviare le sofferenze di queste persone, che loro malgrado si trovano in questa situazione. Sicuramente: i Comuni, l’Asl, ma anche la questura per quanto riguarda le pratiche relative al permesso di soggiorno e alla regolarità sul territorio nazionale. Oggi abbiamo fatto un punto anche per le incombenze di carattere sanitario. Non tutti, anzi direi una parte piuttosto esigua dei cittadini che verranno, ha completato il ciclo vaccinare”. Da questo punto di vista l’Asl 1 si è attivata anche attraverso la Regione e sarà istituito una sorta di punto informazioni, anche con la presenza di di personale sanitario, che sarà allocato molto probabilmente presso la stazione di imperia.
Il prefetto ha annunciato, che per l’assistenza vera e propria c’è stata una raccolta delle disponibilità coni Comuni, ma anche altri enti, che dispongono di alloggi e strutture che possono accogliere i profughi e che saranno gestite tramite cooperative o il sistema “Cas” già in uso per i migranti. “Sarà una assistenza a trecentosesantagradi - ha aggiunto Nanei - non solo vitto e alloggio, ma anche una mediazione culturale, visto che avremo quasi esclusivamente donne e bambini, ai quali dovremmo garantire assistenza scolastica e sanitaria, come già accade con gli altri migranti richiedenti asilo”.
Conclude il prefetto: “Al momento sono arrivate persone che non hanno richiesto l’assistenza che sono alloggiate preso parenti o amici. Sono molti i cittadini ucraini, che vivono anche nel territorio della nostra provincia. Entro domattina spero di avere la conferma della disponibilità da parte dei comuni e la scelta del sistema assistenziale che vogliono praticare, poi passeremo alla parte operativa come le gare per le cooperative che riterranno di partecipare”.