Vescovo Suetta attacca l'aborto, Mia Arcigay insorge: "Il sesso non è una colpa"
Nuova schermaglia tra il prelato e Marco Antei in seguito al messaggio diffuso a sacerdoti, diaconi e fedeli
Botta e risposta tra il vescovo della diocesi Ventimiglia-Sanremo Antonio Suetta e Marco Antei, presidente della sezione imperiese di Mia Arcigay.
Diocesi prepara i "40 giorni per la vita contro l'aborto"
I due non sono nuovi a scontri a distanza: casus belli, questa volta, il messaggio che il Vescovo Suetta ha inviato a sacerdoti, diaconi e fedeli in preparazione della Giornata per la Vita di febbraio e l'iniziativa "40 giorni per la vita" (al via il 28 dicembre) che prevederà una serie di incontri di preghiera sul tema dell'aborto e una marcia, a Sanremo, il 2 febbraio, di sensibilizzazione contro quella che il prelato ha definito una mattanza di 6 milioni di morti.
«Il sesso non è una colpa»
A suscitare la reazione di Mia Arcigay alcuni passaggi in particolare, quelli in cui il vescovo asserisce che le cause dell'aborto dipendano da condotte sessuali sbagliate, situazioni familiari disgregate, visioni della vita egoistiche e «comportamenti sessuali difformi dalla legge di Dio e dai principi piu sani della natura umana».
«L’ho già detto almeno un paio (di migliaia) di volte- così Marco Antei-, ma lo ripeto e lo ribadirò ogni volta che sarà necessario: le condotte sessuali consenzienti non sono mai sbagliate né malsane».
«Che siate in dodici, da sole, con uomini, con donne o con entrambi, dal vivo o online, non importa. Che vogliate procreare oppure no. Il sesso tra persone consenzienti- conclude Antei- è uno dei grandi piaceri del pianeta Terra: non viviamolo come una colpa».