L'inchiesta che ha sconvolto la Regione

Via libera dalla Magistratura per l'incontro tra la giunta e il governatore Toti

"Contenti di incontrare il presidente per il fattore umano. In più, possiamo decidere le linee politiche da tenere"

Via libera dalla Magistratura per l'incontro tra la giunta e il governatore Toti
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Semaforo verde, da parte di Procura e Gip di Genova Paola Faggioni, per l'incontro tra il governatore di Regione Liguria Giovanni Toti e alcuni esponenti della sua giunta, segnatamente il presidente ad Interim Alessandro Piana (Lega), e gli assessori in quota Cambiamo! Marco Scajola e Giacomo Giampedrone.

 

Giunta incontra il governatore Toti

«In primo luogo siamo contenti, dal punto di vista umano, di poter fare visita al presidente – dicono gli esponenti della Giunta regionale – Sarà inoltre un'importante occasione per fare il punto sulle linee politiche utili a portare avanti il nostro lavoro in Regione, dove, nonostante il periodo sicuramente complicato, tutta la Giunta e la maggioranza sono unite e hanno come unico obiettivo quello di far proseguire con grande impegno i progetti e il programma iniziati con il presidente 9 anni fa».

 

Gli arresti domiciliari

Dal 7 maggio scorso il governatore di Regione Liguria, Giovanni Toti, si trova agli arresti domiciliari nella sua casa di Ameglia, nello spezzino, in seguito all'arresto da parte delle Fiamme Gialle all'Hotel Lolli di Sanremo, avvenuto la notte precedente della presentazione del locale Twiga di Flavio Briatore a Ventimiglia, evento a cui era atteso anche il governatore.

 

Su di lui prendono le accuse di corruzione, arti contrari ai doveri di ufficio e falso (per aver gonfiato i dati Covid per ottenere più vaccini). Nel mirino della procura, che ipotizza un sistema radicato di corruzione e scambio di favori, anche esponenti del gotha imprenditoriale ligure, come l'imprenditore Aldo Spinelli e Paolo Emilio Signorini, ad sospeso di Iren ed ex numero uno dell'autorità Portuale della Liguria Occidentale. Nei guai anche una figura centrale dell'inchiesta, l'ex sindaco di Porto Venere, poi coordinatore della campagna di Toti per le Regionali 2020 e in seguito capo di gabinetto del presidente, Matteo Cozzani.

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